«Ti sei ammalato e ho scoperto che hai un’altra»
Sono passati cinque anni da quando ti hanno diagnosticato un grave problema cardiologico. Da allora il mio tempo si è diviso tra ricoveri, paura, e tanta fatica: il lavoro, i ragazzi da seguire, la casa, il farti forza. Poi le cose non sono andate malissimo, fortunatamente. Certo il tuo fisico non sarà più quello di prima, ci dicevamo, ma almeno potrai permetterti un timido ritorno alla quotidianità. E poi, una notte, aspettando un messaggio dei ragazzi che a me non rispondevano, arriva un messaggio sul tuo cellulare. Lo guardo pensando fossero loro e invece, con uno stupore inimmaginabile leggo qualcosa di inequivocabile da parte di una donna.«si è innamorata di me…», mi hai detto. «Ma chi? Come? Quando? ». E tutto mi è crollato addosso, un’altra volta. In un attimo ho rivissuto le corse in ospedale, la stanchezza accumulata, per chi? Per cosa? Tra rabbia, pianti, controlli a causa dei tuoi strani comportamenti, dopo un paio di mesi da quella notte, scopro che, contrariamente a quello che avevi detto, vi stavate ancora sentendo e anche scrivendo di sentimenti importanti per gente di oltre 40 anni. Tu stesso ti sei posto di fronte a un bivio, ma mai convinto. La cosa peggiore è stata la mancanza di rispetto. Sono passati quasi due anni e tu non sei più come prima. Io non mi sento più unica per te: me lo avevi sempre fatto credere, mi sbagliavo.