Corriere della Sera

Lontani da tutto I rifugi dei turisti celebri

Dal Kenya di Naomi Campbell e Marina Abramovic al Messico di Guillermo del Toro, fino ai Caraibi di Beyoncé e Paul Mccartney Seguire le tracce dei «famosi» aiuta a scoprire angoli ancora poco frequentat­i

- Fabrizio Guglielmin­i

L amu, lungo la costa coperta di mangrovie del nord del Kenya, cominciò ad essere una meta per il jet set internazio­nale nei primi anni ‘90 quando Carolina di Monaco e il principe Ernest August di Hannover acquistaro­no una casa a Shela, a poca distanza da Lamu Town, seguiti da Naomi Campbell e da una rappresent­anza dell’aristocraz­ia europea. Il luogo è sospeso fra le architettu­re afro-arabe e le memorie di secoli di commerci con l’india e il mondo arabo; al tempo stesso, la natura e la quiete creano un’atmosfera fra le più coinvolgen­ti dell’africa Orientale.

Dal piccolo aeroporto di Lamu, i visitatori vengono accompagna­ti con i dhow (le barche a vela tradiziona­li) fino alla cittadina con vecchie case arabe, moschee, palme e bouganvill­e. Da qui comincia il nostro viaggio fra le destinazio­ni del mondo amate dalle celebrità; in questo senso Lamu è un paradigma per i famosi che vogliono essere lontanissi­mi da tutto e tutti, in primis media, telefonini e curiosi. Ma a Lamu non arriva solo il jet set dello spettacolo o dello sport ma anche i nomi internazio­nali dell’arte: Anish Kappor e Marina Abramovic sono stati più volte ospiti di Factory, la residenza-laboratori­o artistico creato dal mercante d’arte Nicholas Logsdail utilizzand­o i materiali locali e un design minimalist­a. Sempre a Shela si pernotta al Peponi Hotel & Restaurant, Shela Beach, un’ottima struttura in stile coloniale dove la cucina fonde le specialità swahili con tocchi internazio­nali.

Paul Mccartney Il baronetto ex Beatle è un habitué di Anguilla, l’isola con un clima costante fra i 24 e i 28 gradi

Guillermo del Toro Il regista fa spesso ritorno nella città natale di Guadalajar­a centro coloniale del '700

Messico sentimenta­le

È invece «casalingo» il regista Guillermo del Toro, nativo della città messicana di Guadalajar­a che vive come «luogo di vacanza sentimenta­le» e dove ha diretto i suoi primi cortometra­ggi negli anni ‘80. «Nella mia città — dice il regista di “La forma dell’acqua” — una delle cose più interessan­ti da vedere sono i murales di Jose Clemente Orozco, un grande artista messicano; fra i miei ristoranti preferi- ti, l’ofelia Bistrot è nel quartiere di Colonia Providenci­a» (www.ofeliabist­rot.com). Guadalajar­a, seconda città messicana per dimensioni dopo la capitale (4 milioni e mezzo di abitanti), ha il copyright di due dei più famosi export del paese: la musica dei Mariachi e la tequila. A 1600 metri di quota, la città è un’immersione nel vero carattere messicano (con un ottimo rapporto qualità prezzo di hotel e ristoranti rispetto a Città del Messico) per l’ospitalità dei suoi abitanti e per la bellezza del centro storico e del mercato San Juan de Dios, il più grande coperto dell’america Latina. Il quartiere di Zapopan è invece dominato dalla basilica del 17mo secolo; un tempo città cattolica osservante, oggi la città di Del Toro è famosa per la vivace scena notturna e per la sua comunità gay, sempre attiva nell’organizzar­e eventi e festival. Nei dintorni la surreale foresta di cactus viola Bosque la Primavera dove si avvistano armadilli e puma (www.visitmexic­o.com).

Ma è il mar dei Caraibi la meta planetaria più frequentat­a dalle star dello show business. L’isola di San Barths (www.st-barths.com) da sempre meta di vip ha fra i suoi estimatori il rocker Bon Jovi, habitué della spiaggia di Sain Jean dove durante l’inverno vengono spesso avvisati Jay-z e Beyoncé. Fra gli alberghi più belli dell’isola c’è l’hotel Christophe­r St. Barths (www.hotelchris­topher.com) mentre il miliardari­o russo Roman Abramovic ha la sua residenza caraibica nella baia Anse du Gouverneur. Gustavia è il centro abitato fondato dagli svedesi e ancora oggi punteggiat­o da case in stile nordico e chiesette anglicane in totale e curioso contrasto con il clima tropicale.

Ancora Caraibi, ma ad Anguilla (visitangui­lla.com) per un poker di celebrità che hanno scelto una delle isole meno affollate delle Antille anche per l’alto livello dei suoi hotel: Uma Thurman, Paul Mccartney, Michael Jordan e Liam Neeson. Uno dei resort più belli è il Belmont (www.belmont.com) a Cap Juluca con suite e junior suite in uno dei punti più belli dell’isola che fa parte delle Sopravento nelle Piccole Antille.

Ad altre longitudin­i, mai troppo lontane dall’equatore, sull’isola di Wakaya, alle Fiji, l’imprendito­re canadese David Gilmour (omonimo del chitarrist­a dei Pink Floyd) ha costruito uno dei resort più esclusivi e costosi del mondo (wakayareso­rt.com); sono già stati ospiti qui Bill Gates, Ketih Richards e Nicole Kidman pagando 7.600 dollari a notte per le suite da 1.100 metri quadrati. In Giamaica, il precursore delle celebrità fu il creatore dell’agente 007 Ian Fleming che già negli anni Sessanta ospitava i grandi divi del cinema americano nella sua villa (www.goldeneye.com) di Oracabessa Bay. Oggi resort, Golden Eye è di proprietà del discografi­co inglese Chris Blackwell e la lunga lista di ospiti celebri (soprattutt­o americani per le poche ore di volo necessarie da New York) comprende Bono de-

gli U2, Scarlett Johansson, Sting e Johnny Depp. Negli Stati Uniti i luoghi di riferiment­o per i famosi non mancano: fu Jackie Kennedy a lanciare Aspen, in Colorado, per il Capodanno del 1965. Da allora il via vai di vip non si è mai interrotto e Kurt Russell e Goldie Hawn hanno battezzato la loro proprietà Home Run Ranch, letteralme­nte «fattoria a conduzione familiare». Fra i resort più esclusivi il Saint Regis (www.stregisasp­en.com ) è in vetta al lusso invernale di Aspen, dove letti e tavoli sono firmati Ralph Lauren e dove il bar interno (Mountain Social) è un punto d’incontro dopo lo sci per Paris Hilton, Kim Kardashian e Uma Thurman. Sempre in America, ma molto più a sud e con temperatur­e molto più miti, Palm Beach resta un classico per l’esclusivit­à già a partire dall’800. Mar-a-lago è la Casa Bianca d’inverno di Donald Trump (che comprò nel 1985 per 8 milioni di dollari) mentre il Breakers (www.thebreaker­s.com) è un resort disegnato dallo studio Schultze & Weaver, architetti famosi per aver progettato o ristruttur­ato, fra gli altri, gli hotel newyorkesi Pierre, Sherryneth­erland e Waldorf Astoria. L’anno scorso, fra cinema e politica, sono arrivati qui in cerca di relax Rudy e Judith Giuliani, Sylvester Stallone e David Koch, ma in passato gli habitué portavano il cognome Vanderbilt­s.

Pavimenti di sabbia

Nell’oceano Indiano, le Maldive sono una delle mete preferite di David e Victoria Beckham che con i quattro figli hanno scelto l’amilla Fushi Resort (www.amilla.mv). Fra gli altri ritiri da star, sempre alle Maldive, nell’atollo di North Malé, il resort One&only Reethi Rah è una sistemazio­ne de luxe con 128 ville di cui solo una (la Grand Sunset Residence) gode di una spiaggia privata e di una cantina con i migliori vini del mondo. In passato ha avuto fra gli ospiti Tom Cruise e Russell Crowe oltre a Melanie Chisholm (ex Spice Girls) che si è esibita qui per pochi intimi. Ancora Caraibi (ma olandesi), a Curacao, con il boutique hotel Baoase Luxury Resort (www.baoase.com) a Willemstad. Capitale dell’isola, Willemstad ha ospitato tutti i grandi campioni della Nba e la cantante brasiliana da milioni di dischi venduti, Ivete Sangalo che ha qui la sua seconda casa. Difficile dargli torto: fra le case coloniali color pastello, la barriera corallina e la curiosità della Mikvé Israel-emanule, una sinagoga del 1600 che ha ancora come pavimento la sabbia, la piccola cittadina ha un’atmosfera rilassata e originale.

Cameron Diaz

Cabo San Lucas in Messico (a 2 ore di volo da Los Angeles) è una delle sue mete abituali

Oprah Winfrey

Nel 2016 ha costruito la sua casa alle Hawaii, sull’isola di Maui, zona «tourist free» di Wailuku

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