Calenda: l’industria 4.0 cresce a livelli cinesi Tassa sui robot? Suicida
Il ministro: investimenti, +11%. La replica di Camusso
DALLA NOSTRA INVIATA
Mobilitazione del governo su impresa 4.0. Il palcoscenico prescelto è quello di Torino. La città della prima rivoluzione industriale si candida a restare protagonista anche nella quarta. Sotto i riflettori del palcoscenico delle Officine grandi riparazioni — ex struttura industriale riportata a nuova vita — si avvicendano il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan e il titolare dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni tira le somme.
Come in un primo nucleo di quelli che potrebbero essere i futuri Stati generali dell’industria, intervengono anche le rappresentanze del mondo delle imprese e i vertici del sindacato. Il governo fa il punto, numeri e slide alla mano, sull’attuazione del piano per la digitalizzazione delle imprese. Ma è anche l’occasione, a poche settimane dalle elezioni, per rappresentare un modo di procedere. Basato, come spiega Calenda «sul lavoro congiunto con le parti sociali e sul monitoraggio continuo delle misure». Come dire: sindacati e imprese con noi sono a bordo.
Alla fine, però, i numeri snocciolati dai ministri con le slide alle spalle sono solo parte della notizia. Le verità più interessanti vanno lette in filigrana nei botta e risposta «rubati» sul palco.
Partiamo dai dati di impresa 4.0. Calenda ha mostrato i successi. A partire dal più 11% negli investimenti legati a super e iper-ammortamento (2017 rispetto al 2016). Ma il Le risorse ministro dello Sviluppo economico — convinto com’è che a rappresentare solo le luci dimenticando le ombre alla fine si perda credibilità — ha anche evidenziato quello che non va. Primo: servono tempi più brevi per i bandi. Quello per i competence center (i grandi centri al servizio delle imprese messi in piedi dalle università) ha avuto bisogno di oltre un anno di gestazione. Secondo: il sistema del venture capital non dà i risultati sperati. Sulla tassa sui robot taglia corto: «Suicida».
Calenda indica anche una strada per il futuro. Che passa da un riequilibrio tra super e iper ammortamento a favore di quest’ultimo. Alla fine a segnalare la posta in gioco per il prossimo governo, è stato però