Vigili del fuoco, arriva il nuovo contratto Scuola, si tratta ancora
Il tavolo ROMA Ci sono voluti 9 anni. Ma, dopo «una trattativa complessa», ieri è stato firmato il nuovo contratto dei Vigili del fuoco per il triennio 2016-2018. Tra le novità per i 35 mila uomini in divisa l’aumento in media di 84 euro mensili in busta paga. Non solo. In una seconda fase di discussione con i sindacati, verrà incrementata anche la retribuzione accessoria grazie al «riconoscimento di un nuovo istituto retributivo che assorbirà una cospicua parte delle risorse aggiuntive, pari a 87 milioni di euro, che il governo ha destinato nell’ambito del riordino delle carriere», spiega il sottosegretario Angelo Rughetti. A regime quindi il personale non direttivo e non dirigente avrà benefici mensili da un minimo di 167 euro lordi ad un massimo di 407, mentre per il personale direttivo e dirigente gli aumenti saranno di 355 e 417 euro. «Un giusto riconoscimento ad operatori che hanno dimostrato grandissima professionalità e abnegazione riscuotendo l’apprezzamento unanime del Paese», dice il ministro dell’interno Marco Minniti. E pure i sindacati si dicono soddisfatti: «Finalmente stiamo cercando di tornare alla normalità delle relazioni sindacali nella pubblica amministrazione», dice la leader Cgil Susanna Camusso. Il Conapo, sindacato di categoria, boccia però la distribuzione degli 87 milioni: «Non ci sta bene — dice Riccardo Boriassi — che gli aumenti vadano anche a chi sta dietro una scrivania». Questa parte della discussione è stata stralciata e necessiterà di una nuova firma.
Ancora si tratta invece per il rinnovo del contratto del comparto scuola. Ieri, l’incontro tra Aran e sindacati è andato avanti fino a tardi con l’aran che ha portato al tavolo un nuovo testo: le relazioni sindacali e il ruolo dei presidi tornano al centro. Lo Snals Confsal ha definito il testo «nebuloso e peggiorativo» e la segretaria Elvira Serafini dice: «Senza modifiche sostanziali potremmo non firmare: non c’è chiarezza ed è tutto troppo frettoloso».