Muti, successo con l’orchestra di Chicago
Matilda De Angelis, 22 anni, è nata a Bologna. Qui sul red carpet dell’ultima Mostra di Venezia dove era in gara con «Una famiglia» di Riso
Grande successo per Riccardo Muti e la sua Chicago Symphony Orchestra (Cso), tornata al Kennedy Center dopo un’assenza di 13 anni, grazie al Washington Performing arts. Era la prima volta dell’orchestra nella capitale americana con il maestro italiano, che la dirige dal 2010 e che proprio nei giorni scorsi ha firmato l’estensione del contratto come direttore musicale per altre due stagioni, dal 2020 al 2022. Quello di Riccardo Muti è stato il suo 350/mo concerto alla guida dalla Chicago Symphony Orchestra. smettere di respirare». Bolognese di collina («Dalla parte opposta dei colli cantati da Cremonini»), a suo modo figlia d’arte. «I miei genitori sono persone creative, mio padre fa il grafico pubblicitario e fumettista, arrivò a Bologna dal Veneto negli anni di Andrea Pazienza, quando la città bruciava di menti geniali, arte e cultura. Sono cresciuta in un ambiente libero, anche musicalmente ho avuto molte influenze familiari».
Da bambina ha iniziato a suonare chitarra e violino, con la band ha suonato in tutta Europa, come artista di strada. «Continuo a scrivere canzoni, sogno prima o poi un album più intimo e cantautorale».
Da Bologna nel frattempo si è trasferita a Roma. «Pensavo di venirci ogni tanto per lavoro, ma il cambiamento mi ha investito come un’onda di Hokusai. Il passaggio però non è stato traumatico, abito con la mia migliore amica dai tempi del liceo, lei è stata presa al Centro Sperimentale, studia direzione della fotografia, condividiamo questa città, bellissima e terrificante». E tanti sogni. «Per me, da una serie internazionale per Netflix a un film con il regista Xavier Dolan. Non mi pongo limiti».
Passione
«La musica resta la mia passione ma non mi pongo limiti: vorrei fare un film con Dolan»