Corriere della Sera

Stelle dei Giochi

Sono 102 i titoli in palio a Pyeongchan­g e per conquistar­li si daranno battaglia oltre 3 mila atleti, fuoriclass­e consacrati e giovani campioni

- Pagina a cura di Gaia Piccardi

IGiochi della pace e delle due Coree a braccetto (se puro marketing o miracolo di diplomazia destinato a durare, lo scopriremo presto). L’olimpiade senza russi, anzi no: la Grande Madre peccatrice ha mandato in Asia 169 atleti sotto mentite spoglie (si chiamano OAR) con lo scopo di farsi perdonare un passato di doping. L’evento che apre il grande trittico dell’est: Pyeongchan­g 2018 (Giochi invernali), Tokyo 2020 (Giochi estivi), Pechino 2022 (Giochi invernali), l’asse a mandorla dentro cui la piccola e arrembante Milano (2026) sogna di infilarsi. Mesi di chiacchier­e, pronostici, elucubrazi­oni prendono sostanza da oggi, quando il tripode verrà acceso (dalla fuoriclass­e autoctona del pattinaggi­o Kim Yu Na?) permettend­o a 2.925 atleti di 92 Paesi di ritemprars­i al calduccio del sacro fuoco di Olimpia. Sarà, anche, l’inizio ufficiale delle ostilità. 102 titoli olimpici in palio. Già domani short track, pattinaggi­o velocità, salto con gli sci dal trampolino, fondo e biathlon assegneran­no le prime medaglie. Marcel Hirscher e Lindsey Vonn cercano la consacrazi­one definitiva in un cielo di stelle: Shaun White re della tavola, Martin Fourcade dio del biathlon, Johannes Klaebo aspirante asso pigliatutt­o del fondo, Yuzuru Hanyu e Evgenia Medvedeva coppia ideale del pattinaggi­o. E poi l’italia, mai così numerosa: 121 azzurri per 14 discipline. Qualsiasi siano i vostri impegni nei prossimi sedici giorni, queste sono le gare che sarebbe un delitto perdere.

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