Crash test Juve
Bianconeri alla prova d’europa senza l’equilibratore Matuidi La Fiorentina esame per la difesa
La velocità aumenta, i TORINO dispostivi di sicurezza potrebbero allentarsi, gli ostacoli si infittiscono. Se per la Juventus non è un crash test in piena regola, quello di stasera al Franchi è solo perché la Fiorentina non è la stessa che tredici mesi fa stese la squadra di Allegri. Ma questo solo in linea teorica, perché contro i bianconeri a Firenze è quasi sempre la partita dell’anno, quella in cui gli stimoli e le energie si moltiplicano per dare un senso diverso alla stagione. Quindi i dubbi non ci sono più. Anche perché l’esame di stasera ( « con la migliore formazione possibile » come ha sottolineato Massimiliano Allegri) è il primo di un trittico tosto per la Juve e una sorta di prova generale per la sfida con il Tottenham di martedì, nell’andata degli ottavi di Champions. Poi ci sarà il der- by in casa del Torino, altra sfida dal tasso emotivo e agonistico sopra la media nell’inseguimento al super Napoli .
Per una squadra che in 15 partite ha subito 1 gol, dopo averne presi 22 nelle 18 precedenti potrebbe non sembrare questo il triangolo delle Bermuda dell a s t agione. Ma a rendere il test più impegnativo e in qualche modo fondante per i l prossimo mese c ’è l ’a s s enza per i nfortunio di Blaise Matuidi: il francese sarà anche un « vagabondo » di centrocampo come lo ha ribattezzato tempo fa Allegri, ma con il suo moto perpetuo da mezzala sinistra è stato tra gli equilibratori principali del gioco bianconero. Non si è trattato di un semplice fatto numerico, cioè dell’aggiunta di un uomo a centrocampo nel passaggio dal 4- 2- 3- 1 al 43- 3. Perché il pressing, la capacità di recuperare il pallone e soprattutto di « scivolare » sulla sinistra per chiudere gli spazi agli avversari, sono una specialità in cui il nazionale francese acquistato dal Psg ha confermato di eccellere.
Marchisio, Sturaro e Bentancur, i tre uomini candidati i n queste s ett i mane a r i m- piazzarlo hanno caratteristiche differenti. E non sarà facile per loro avere lo stesso impatto sul gioco juventino. Oggi toccherà a Marchisio ( « Sta bene » conferma Allegri), che non gioca titolare in campionato dal 24 novembre col Crot o n e . Ma n o n è d e t t o c h e quello del Principino sia un « riscaldamento » in vista della sfida col Tottenham, i n cui potrebbe tornare utile il maggior atletismo di Sturaro. Nel- la Juve, priva anche di Cuadrado e Dybala, si rivede Douglas Costa dopo la botta a un polpaccio: « Ma non credo partirà dall’inizio — spiega Max — è giusto che in una partita così giochi Bernardeschi » .
Non è una gara qualsiasi nemmeno per Allegri stesso, che f a 200 panchine tonde con la Juve e coglie l’occasione per dare una risposta sibillina sul suo futuro: « Speriamo di farne tantissime altre di panchine, però tutto dipende dai risultati » . Anche quelli degli altri, però, dato che due squadre t ra Real- Psg e ChelseaBarcellona, saranno eliminate agli ottavi di Champions, dando il via a un possibile giro turbinoso di mercato.
Ma adesso l’unico pensiero
L’anticipo I campioni tra la rincorsa al Napoli e la sfida con il Tottenham
è qui e adesso, alla Bundesliga de noantri, come ha detto Maurizio Sarri, che ha paragonato la A al campionato dove il Bayern Monaco fa corsa a sé, soprattutto dal punto di vista economico: «No, il nostro campionato non è come la Bundesliga — replica Allegri — . C’è un bel duello e il 99% dei meriti per i risultati del Napoli sono proprio di Sarri. Loro hanno concentrato tutte le forze sullo scudetto, uscendo da Champions e Coppa Italia. Per noi è una sfida dentro la sfida, quella di vincere il settimo titolo di fila. Ma il campionato si deciderà alle 22.45 dell’ultima giornata. Questo è poco ma è sicuro. E la quota scudetto credo che si abbasserà». Tradotto: non si potrà vincere sempre. Vale per la Juve come per il Napoli. Il più bravo a non farsi prendere dal panico — quando non arriveranno i 3 punti — supererà il crash test decisivo.