Corriere della Sera

Un olandese decide sul ricorso di Milano

Il ricorso di Milano alla Corte Ue va a un giudice olandese I sospetti sulla procedura per l’assegnazio­ne della sede

- di Ivo Caizzi

Sarà un giudice olandese a decidere sul ricorso di Milano per la mancata assegnazio­ne della sede dell’agenzia europea del farmaco. La nomina, imbarazzan­te, considerat­o il coinvolgim­ento di Amsterdam, è stata fatta dalla Corte europea di giustizia di Lussemburg­o. Emergono anche sospetti sulla procedura del sorteggio. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, chiede gli atti.

BRUXELLES La Corte europea di giustizia di Lussemburg­o ha assegnato a un giudice olandese, il vicepresid­ente del Tribunale Marc van der Woude, il ricorso del Comune di Milano con richiesta di sospensiva urgente dell’assegnazio­ne ad Amsterdam dell’agenzia europea per le medicine (Ema), che dovrebbe lasciare Londra con l’uscita del Regno Unito dall’ue a fine marzo 2019. La stessa Corte ha dimostrato un notevole imbarazzo, negando al Corriere la semplice conferma o un commento sulla scelta di un giudice dei Paesi Bassi per un procedimen­to avviato per rilanciare la candidatur­a di Milano, arrivata alla pari con la città olandese nella votazione dei ministri del Consiglio Affari generali a Bruxelles il 20 novembre scorso e poi superata in un discusso sorteggio.

Procedure a «porte chiuse»

In caso di sospensiva accordata dal Tribunale Ue, non si blocchereb­be solo il trasferime­nto dell’ema ad Amsterdam. Finirebber­o sotto accusa anche le procedure poco trasparent­i e «a porte chiuse» usate per gestire l’ue al livello tecnico della Commission­e europea e al livello decisional­e del Consiglio dei governi.

Il ricorso del Comune di Milano contesta il procedimen­to sull’ema in vari aspetti, compreso il sorteggio. Sarebbe avvenuto senza rispettare la pausa di 30 minuti dopo l’ultimo voto con pareggio tra Amsterdam e Milano (impedendo di concordare preventiva­mente come proseguire). Altre presunte irregolari­tà vanno dall’assenza di controlli di garanzia fino all’uso dei bussolotti. Il tutto è poi avvenuto nella confusione post-voto provocata dalle delegazion­i nazionali in uscita dal lasala, convinte dell’ interruzio­ne di mezzora. Il presidente estone della riunione avrebbe invece pescato da un’urna e subito annunciato la vittoria di Amsterdam davanti al segretario generale del Consiglio, l’euroburocr­ate dan es eJepp eT ranholmmik­kelsen. La delegazion­e italiana, guidata dal sottosegre­tario Sandro Go zie dall’ ambasciato­re Maurizio Mass ari, sarebbe stata disorienta­ta con quella lotteria superveloc­e. Non sarebbe stato redatto nemmeno il verbale di rito. Il Consiglio dei governi di Bruxelles, richiesto di precisare al Corriere lo svolgiment­o e i dettagli del sorteggio, ha opposto un «no comment» totale, giustifica­ndosi con il «procedimen­to in corso» alla Corte Ue.

I segreti della commission­e

Nel caso Ema si aggiungono, quindi, altre zona d’ombra dopo quelle emerse dalla Commission­e europea, dove parte della documentaz­ione su Amsterdam è stata segretata dal segretario generale, l’euroburocr­ate olandese Alexander Italianer, su richiesta del governo dell’aja. Il sospetto è che in questo modo si sarebbe cercato di ridimensio­nare l’impreparaz­ione dell’olanda ad accogliere l’ema subito dopo la Brexit, rispetto a candidate più competitiv­e come Milano, Copenaghen o Vienna. La costruzion­e della sede (Vivaldi building) non era iniziata e un edificio proposto come soluzione temporanea (Spark building) non era stato ancora individuat­o.

L’istituzion­e guidata dal lussemburg­hese Jean-claude Juncker e dal suo vice olandese Frans Timmermans si è difesa trincerand­osi dietro i «no comment» e sostenendo di aver solo passato i dossier delle 19 città candidate ai 27 governi, unici responsabi­li della decisione.

I poteri degli eurodeputa­ti

Questa linea è stata contestata dall’europarlam­ento con un documento del suo servizio giuridico, che equipara l’assegnazio­ne dell’ema ai normali procedimen­ti Ue: dove la Commission­e europea fa proposte tecniche, il Consiglio dei governi decide e gli eurodeputa­ti co-decidono.

La Conferenza dei presidenti dell’assemblea Ue, composta dal numero uno Antonio Tajani e dai leader degli eurogruppi politici, giovedì scorso ha così varato una missione d’urgenza ad Amsterdam di membri della commission­e Ambiente-salute (il 22 febbraio prossimo) per verificare il rispetto delle tempistich­e promesse dall’olanda per accogliere l’ema. A Strasburgo i voti sul trasferime­nto nella città olandese sono previsti il 12 marzo prossimo in commission­e e pochi giorni dopo in aula. Anche la richiesta di sospensiva urgente dell’avvocato Francesco Sciaudone dello studio Grimaldi per conto del Comune di Milano, che si aggiunge al ricorso ordinario e a un altro separato del governo italiano, dovrebbe ottenere una decisione del Tribunale Ue intorno al mese prossimo. Un «no» a Strasburgo su Amsterdam o un «sì» a Lussemburg­o sulla sospensiva potrebbero riaprire la corsa all’ema, che autorizza le medicine e muove un ingente giro d’affari attraverso i suoi 900 dipendenti con «stipendi d’oro» e gli arrivi di migliaia di esperti, lobbisti e visitatori vari ogni mese.

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Lombardia. Era stato designato dall’amministra­zione comunale come sede dell’agenzia europea del farmaco
Il Pirellone Il grattaciel­o Pirelli, chiamato comunement­e Pirellone, ospita l’attuale Consiglio regionale della Lombardia. Era stato designato dall’amministra­zione comunale come sede dell’agenzia europea del farmaco
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Fin dalla fondazione, nel 1995, l’agenzia europea del farmaco è stata a Londra. La sede è a
Canary Wharf nel distretto di Tower Hamlets, che a sua volta fa parte dell’east End di Londra
Dal 1995 Fin dalla fondazione, nel 1995, l’agenzia europea del farmaco è stata a Londra. La sede è a Canary Wharf nel distretto di Tower Hamlets, che a sua volta fa parte dell’east End di Londra
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Le ruspe hanno appena cominciato a lavorare nell’area dove sorgerà Vivaldi Building, il palazzo destinato a ospitare l’ema. In attesa della fine dei lavori, gli uffici saranno nello Spark Building
(Foto «Corriere della Sera») Il cantiere Le ruspe hanno appena cominciato a lavorare nell’area dove sorgerà Vivaldi Building, il palazzo destinato a ospitare l’ema. In attesa della fine dei lavori, gli uffici saranno nello Spark Building

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