L’indice di aggressività balza al 71%
Siamo in piena campagna elettorale e i fatti drammatici di Macerata non hanno certo fatto abbassare i toni. L’indice di aggressività (71%) registra un salto del 7% in una settimana, mentre l’indice di fake news rimane alto. L’indice complessivo è in risalita, ma non tutti percepiscono in ugual misura questo montare dell’ostilità. Con l’eccezione della Lega, nel centrodestra i toni ostili sono meno sentiti (67%) che nel centrosinistra, M5S e Leu (73-75%). I più infastiditi dall’ostilità sono indecisi e astensionisti. Uno dei principi nel manifesto della Comunicazione non Ostile recita «le parole danno forma al pensiero». I linguaggi politici aggressivi e gli insulti rilanciati su media e social formano il clima di opinione, che in campagna elettorale è un potente fattore di influenza. I politici lo sanno bene e usano la parola come una clava. I colpi forse attirano qualche voto in più ma aprono fratture insanabili nell’elettorato.