Accessori, i nuovi talenti sono questi
Micam e Mipel, le due fiere più importanti della pelletteria, scommettono sui giovani Dalle scarpe «fumettose» di Abcense Taiwan alle borse scultura di Giulia Bertacchini
Creatività, tradizione, innovazione. Sono gli ingredienti dei nuovi accessori, scarpe e borse, che da contorno sono diventati protagonisti della moda. Le tendenze dell’autunno inverno 2018-2019 sono esposte a Micam e Mipel, le due fiere di settore che hanno capito l’importanza di fare sistema e vanno in scena in concomitanza da domani al 14 febbraio a Rho Pero, anticipando la Milano fashion week (dal 21 al 26). E ora anche le istituzioni si stanno attivando per sostenere il settore degli accessori che fa bene all’italia.
Secondo l’istat le esportazioni di borse e oggetti in pelle hanno registrato un +14,1 per cento nei primi dieci mesi del 2017 (rispetto al 2016). E solo di scarpe ne sono state vendute all’estero 180,6 milioni di paia, per un valore di 7,78 miliardi di euro (+1,5% in quantità e +3,3% in valore).
Tra gli impegni c’è quello di far crescere le nuove leve: il Micam accanto ai suoi 1.364 espositori del calzaturiero (attesi 47 mila visitatori) presenta una selezione di 12 nuovi stilisti da tutto il mondo.
Le scarpe viste dai giovani sono geometriche e un po’ «fumettose», come il bootie di Abcense Taiwan, mix di lamine dorate, pelle e revers gessato. O ancora la decolleté porno soft di Kobi Levi da Israele, che ha creato il primo modello quando andava al liceo e oggi già ai piedi di Lady Gaga. Soloviere Paris rivisita le pantofole e l’italiano Sarah Balivo, architetto, mimetizza gli stivali con strisce di pelle e tessuti preziosi. Dalle scarpe di Micam alle borse di Mipel che fa il pieno di espositori (300) e offre uno scenario dedicato a otto nuovi talenti italiani, quattro «adottati» dalla Camera della moda e quattro dalla Camera dei buyer. I sensi diventano protagonisti perché le borse fondono forme retrò, funzionalità, materiali sorprendenti e dettagli ludici. Sempre di più oggetti unici da collezionare, realizzati in materiali nobili perché il mercato estero vuole qualità.
«Una borsa, accessorio che contiene la nostra vita serve anche a comunicare la personalità», spiega Giulia Bertacchini, esperienze da Prada e Braccialini. Con il suo brand Maissa realizza clutch scultura (da portare anche di giorno) che uniscono l’innovazione della stampa 3D in metallo con l’ottone, l’argento e la lavorazione artigianale. Divertimento è la parola d’ordine anche per Giorgia Baiocco per secchielli geometrici creati con i pellami delle concerie toscane. Torna la borsa dal gusto selleria nei colori classici fino al mostarda e burgundy, ma la passione dei giovani è la bustina da portare a tracolla o a marsupio (Micoli). Sono in legno gli zaini Woobag di Sara Da Dalt e Sheita Pierobon. E ci sono anche i gioielli etici Eden Diodati realizzati a mano dalle cooperative di donne del Ruanda sopravvissute al genocidio.
Le fiere di settore servono a fare affari ma ormai tutti hanno capito l’importanza di aprirsi al pubblico: il fuori Mipel è alla Rinascente, tutte le sere della manifestazione tra le 18 e le 20 con dj set e happy hour.