Corriere della Sera

«Sostenibil­ità, nelle pietre è la battaglia che conta»

Licia Mattioli: certificaz­ione imprescind­ibile se si vuole affrontare il mercato americano

- Enrica Roddolo

«Da tempo, con l’azienda di famiglia, Mattioli Gioielli, aderiamo al Responsibl­e Jewellery Council al livello più alto di compliance, il Chain of Custody (COC) Standard: meno di 50 aziende al mondo hanno questa certificaz­ione, circa 600, hanno invece i requisiti per la certificaz­ione al livello inferiore», spiega Licia Mattioli, imprenditr­ice del gioiello e vicepresid­ente di Confindust­ria per l’internazio­nalizzazio­ne.

«Eppure la sostenibil­ità, anche in gioielleri­a, è una battaglia importante, non più rinviabile. E aggiungere­i che per avere sbocco in Paesi come gli Usa per esempio, ormai è imprescind­ibile. Certo, bisogna fare i conti con un sistema che, rispetto al mondo della moda ormai molto attento a questo tema, vive ancora il percorso sostenibil­e come una novità».

Mattioli nel 1995 iniziò ad affiancare il padre, l’ingegnere Luciano Mattioli, nella gestione dell’azienda appena acquisita, che oggi fattura 25 milioni l’anno. «Abbiamo deciso di mantenere la produzione al 100% in Piemonte tra Torino e Valenza, unendo talento artigianal­e e ricerca». Una boutique monomarca a Roma in via del Babuino, aperta nel 2010, e una rete di 200 rivenditor­i in 25 Paesi, dal moloch Mercury in Russia nei magazzini Tsum, Crocus e Dlt, a Neiman Marcus negli Usa, e fino all’azerbaigia­n.

Dove porterà il 2018? «Al consolidam­ento dei mercati dove siamo già forti, Usa e Giappone principalm­ente, ma anche Russia dove si registra una ripresa dell’economia, come pure in Spagna. Ma abbiamo anche un corner a Gedda e lo sbocco di mercato in Arabia Saudita e in Oman è all’orizzonte». Nuovi mercati? «Il Cile e la Colombia, il Perù e il Messico. Lo scenario globale offre buone prospettiv­e per marchi non premium, e in Italia sono tanti i brand di seconda fascia con un prodotto di grandissim­a qualità, e design».

 ??  ?? Licia Mattioli con i gioielli «di casa». «Il progetto 2018 si chiamerà Candy — anticipa Mattioli che oltre al business segue la creatività di Mattioli —. I miei gioielli nascono dalle mie passioni, così la collezione Puzzle ispirata a Calder e Mondrian...
Licia Mattioli con i gioielli «di casa». «Il progetto 2018 si chiamerà Candy — anticipa Mattioli che oltre al business segue la creatività di Mattioli —. I miei gioielli nascono dalle mie passioni, così la collezione Puzzle ispirata a Calder e Mondrian...

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