Corriere della Sera

Il Napoli rimane in vetta Cutrone lancia il Milan

I rossoneri segnano subito, soffrono un po’, poi dilagano con la Spal Doppietta di Cutrone, gol di Biglia e Borini. E la risalita continua

- di Mario Sconcerti

FERRARA Avete presente quelle partite alle tre del pomeriggio, sui campi della (bellissima) provincia, in cui la piccola squadra gioca anche benino, si organizza e si sbatte e per oltre mezz’ora mette anche un po’ di paura, ma la grande squadra soffre quando deve, affonda quando può e, senza incantare, porta a casa il risultato, e finisce addirittur­a dilagando? C’è il sapore di un ordine antico ristabilit­o, di rapporti di forza confermati, in questo pomeriggio di Ferrara (sarà che tutti i 33 precedenti sono stati giocati tra gli anni 50 e 60) e non è cosa affatto da considerar­e banale, se è vero che la supposta piccola squadra (la Spal) aveva già fermato l’inter e la supposta grande squadra (il Milan) sono secoli che non è grande ed era da un bel po’ che non si sentiva nemmeno più squadra. Invece aveva ragione l’anziano tifoso davanti allo stadio: «Non fatecene tanti oggi, dai». Saranno quattro alla fine. Il risultato, lo dice anche Gattuso sincero come sempre, è un po’ bugiardo, ma da queste parti, dove non vedono la Spal vincere in casa dal 29 ottobre con il Genoa, un po’ di sconforto comincia a diffonders­i, tanto che Semplici sembrava a rischio alla vigilia, in caso di sconfitta. La società invece (per ora) lo conferma, forte di un primo tempo in cui, dopo essere passata in svantaggio, la Spal ha schiacciat­o il Milan, soprattutt­o grazie alle accelerazi­oni di Lazzari, ma nonostante il preoccupan­te schianto nella ripresa.

Il Milan per larghi tratti rischia e gioca peggio che a Udine, e viene il forte sospetto che nella differenza di risultaal to (a parte la sorte più favorevole: Viviani manda sul palo una punizione dal limite con Donnarumma fuori gioco sullo 0-1) grande merito vada al diverso attaccante: Patrick Cutrone magari non sarà bellissimo, ma quando ha una palla in area, la butta dentro. Il primo gol, dopo 1’ e 41’’, arriva dopo che si avventa su una respinta di Meret su colpo di testa di Romagnoli, il secondo 20’ della ripresa è quasi in fotocopia: tiro di Suso, Meret fa pure peggio, la palla finisce tra i piedi di Cutrone che prima prende il palo e poi, di ginocchio, raddoppia. È la sua prima doppietta, che porta a cinque (su 12 stagionali) i gol in campionato. Gattuso continuerà a far ruotare i suoi attaccanti (ieri Kalinic è stato fermato da un principio di pubalgia, André Silva rigiocherà probabilme­nte giovedì in Europa League), ma fare a meno di questo Cutrone sembra autolesion­ista. Con il raddoppio la partita è sostanzial­mente finita, non i segnali positivi per il Milan: che ora può dire di avere definitiva­mente recuperato Bonucci (su otto gare, coppe comprese, sono quattro quelle finite senza subire gol), Calhanoglu (utile anche per fermare Lazzari) e pure Biglia che magari non incanta, ma dà ordine e trova un bel gol su destro piazzato. C’è gloria anche per Borini che, dopo aver ricoperto più o meno tutti i ruoli, riprova l’ebbrezza di segnare. Con questo sono sei risultati utili consecutiv­i in campionato, il modo migliore per iniziare il mese della verità. Per Gattuso che si gioca la conferma e per il Milan che comincia a provarci gusto a comportars­i da grande.

Cutrone Il sogno Champions: dobbiamo pensare partita dopo partita

Biglia C’è tanta qualità in squadra e Gattuso la sta tirando fuori tutta

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Patrick Cutrone, 20 anni, segna il suo secondo gol alla Spal e sale a quota 6 in campionato. Qui sopra, Rino Gattuso
(Ansa, Getty Images) Bomber rossonero Patrick Cutrone, 20 anni, segna il suo secondo gol alla Spal e sale a quota 6 in campionato. Qui sopra, Rino Gattuso
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