Il pagellone
Claudio Baglioni 8
È pallido, non cammina ma fluttua sospeso sul pavimento, non ha nemmeno l’ombra: credevamo fosse come il Dracula di Francis Ford Coppola. E invece ride, scherza, è ironico e autoironico fino al massimo della lesa maestà: farsi prendere in giro sui testi delle sue canzoni
Michelle Hunziker 7,5
Scoperta da Mediaset, consacrata dalla Rai. È il paradosso di Michelle Hunziker che credevamo fosse monocorde e ora sappiamo che non era un suo limite, ma la gabbia in cui l’hanno chiusa: ha dimostrato di essere molto di più della signorina Buonasera di «Striscia»
Pierfrancesco Favino 7,5
Nel Festival che ha rifiutato il medio e la mediocrità come meta tensiva e televisiva, Favino è riuscito a scucirsi di dosso l’immagine di attore tendenzialmente serioso e impegnato, insomma noioso, rivelando un ventaglio di molteplici e brillanti talenti
Fiorello 9
Fiorello è unico nel suo genere: non è un comico, ma sa far ridere; non è un cantante, ma sa cantare; non è un ballerino, ma sa ballare; segue il suo copione, ma sa improvvisare. Alcuni fedeli dicono di averlo visto arrivare a Sanremo a piedi via mare
Giorgia 8
La formula dei superospiti è logora. Il prato è rasato e ogni paio di anni si ripresentano gli stessi con disco o tour da promuovere. Nonostante i concerti in arrivo, Giorgia accetta di cantare solo il brano con James Taylor: il premio per lei è lo sguardo di rispetto del songwriter
Sting 4
Perché Sting in italiano? Un Festival dove Michelle Hunziker e Favino si rivolgono in inglese ai cantanti stranieri e i cantanti stranieri cantano in italiano è chiaramente un Festival che ha qualche problema etilico. Il consiglio? Bere meno, ma bere meglio
Ultimo 8
Dedica la vittoria nei Giovani al fratello «sicuro che vincerai la tua battaglia». Poi preferisce non rivelare contro cosa stia combattendo. Un bel gesto di misura e di riservatezza che evita di speculare sul dolore. Si deve parlare di lui per i meriti di «Il ballo delle incertezze»
Virginia Raffaele 8
Virginia Raffaele si presenta a sorpresa e senza nessuna delle sue imitazioni. Gioca a prendere in giro «l’anziano» Baglioni, uno che «ha fatto la storia del Novecento», che «meglio non esca nelle ore calde» e «scende le scale da solo». Non serve la maschera per far ridere
Il caso Meta-moro 4
La figuraccia della Rai. Prima nega l’esistenza del caso, poi sospende la coppia e ci mette 36 ore a decidere. Tutta colpa di un regolamento con più bachi del software di un iphone. Ma l’ufficio legale? Tirata d’orecchie ai discografici: l’avessero detto sin dall’inizio…
Paddy Jones Lo Stato Sociale 9
Non tutto è da rottamare. La nonnetta ballerina dello Stato Sociale (9 anche a loro per l’attitude sul palco e per aver portato il brano più fresco) dimostra che anche a 83 anni si può dare il cattivo esempio: «Mi tengo attiva, mangio tanto cioccolato e tanto zucchero»
Dopofestival 5
Durante la prima serata Edoardo Leo si trova fra le mani il caso Meta-moro e lo lascia cadere. Sabrina Impacciatore nei panni della wannabe diva è ripetitiva come una fotocopiatrice. Paolo Genovese ha la simpatia e la prontezza di spirito di un esattore delle tasse.
Elio e le Storie Tese 4
Una storia di coerenza nel non seguire le regole. L’unica volta che ne devono seguire una, annunciano un addio che poi si rimangiano come certe dive del bianco e nero.
E per chiudere la storia un brano che non va oltre l’esercizio intellettuale.
Mago Forest 8,5
Sale sul palco in orario da luci rosse e si chiede se sia ancora Festival. A ironia surreale è il numero 1: racconta della roulette russa dove le pallottole sono 5 trans e 1 donna vera; poi fa un numero di magia con Michelle: «Cosa si prova a essere bendata non per i soliti motivi?». Applausi
Laura Pausini 8
Ha mantenuto la promessa ed è venuta al Festival anche se la voce non era a posto causa laringite. Se le avessero dato più tempo se lo sarebbe preso. E ha rotto la liturgia del palco dell’ariston finendo la sua esibizione davanti al teatro, in mezzo ai fan
Ferdinando Salzano 9
Eminenza grigia. Con la filosofia della musica al centro ha trasformato il conflitto d’interessi – con FEP è manager di Baglioni e promoter di una ventina fra big e ospiti – nel punto di forza del Festival. Neanche Presta e Caschetto sono mai riusciti a fare filotto così
Il Volo 4
Il trio di giovani che cantano come vecchi intona un «Nessun dorma» che potrebbe essere un’ammissione di induzione alla narcolessia. Hanno un grandissimo successo all’estero: felici per la loro carriera fuori dai nostri confini, confidiamo nessuno chieda l’estradizione