Corriere della Sera

Baglioni, Hunziker, Favino Tris d’assi per tutti i gusti

Un segno di discontinu­ità dopo l’edizione guidata da Conti Clerici: tornerei di corsa

- Renato Franco

«Come io vi ho fatto, io vi distruggo». L’ironico delirio di onnipotenz­a del dittatore artistico di Sanremo, sire, maestà e forse pure imperatore dell’universo, è la rappresent­azione della cifra stilistica di quello che è stato non il Festival di Sanremo ma il Festival di Baglioni. Era partito con l’idea di stare defilato, aveva promesso che avrebbe frequentat­o poco il palco, che sarebbe stato conducente e non conduttore (nessuno ha mai capito cosa volesse dire), invece serata dopo serata è diventato presenza centrale con quel volto che è una maschera metafisica, il naso con gli spigoli, la bocca chiusa in ghigno sornione, un po’ attore di teatro, un po’ draculesco, la battuta al laser sempre pronta.

È stato un Festival baglionice­ntrico: Baglioni che canta le canzoni di Baglioni, Baglioni che duetta con gli ospiti su brani di Baglioni, Baglioni che si specchia in Baglioni. Il cantautore prestato alla tv ha spiegato quale sia il suo codice artistico: «Siamo abituati all’idea che la tv debba ospitare il medio e la mediocrità, io invece penso che la television­e come tutte le forme di arte alta e popolare debba sempre scremare e setacciare tutto il meglio che c’è. Noi siamo riusciti a “deformare” il Festival, anzi a metterlo nelle nostre forme», ovvero il codice di riferiment­o baglionesc­o.

Il Sanremo di Baglioni è un segno di discontinu­ità rispetto alla scorsa edizione: Conti è un bravissimo conduttore ma non ha (non potrebbe essere altrimenti) la stessa capacità artistica in senso largo; Maria De Filippi è una formidabil­e narratrice televisiva, ma non fa spettacolo in senso stretto. Mentre quest’anno non solo Baglioni, ma anche Michelle Hunziker e Pierfrance­sco Favino si sono messi al servizio dello spettacolo, a servizio del conduttor «che move il sole e le altre stelle», ovvero se stesso e i suoi due compagni.

La svizzera atipica, precisa come un orologio del Canton Ticino, ma anche umana-

«Se me lo chiedesser­o tornerei di corsa, chi non lo farebbe? Il Festival è una magia bellissima», ha detto Antonella Clerici, che nel 2005 e nel 2010 fu padrona di casa all’ariston. Da venerdì prossimo condurrà su Rai1 «Sanremoyou­ng», cinque serate nelle quali si sfideranno dodici giovanissi­mi cantanti. Clerici giura amore eterno a Viale Mazzini. «La Rai è la mia casa. E a meno che non mi vogliano più, io resto qui». mente fallibile (è la prima a ridere delle sue gaffe) ha dovuto lasciare per una settimana Canale 5 per dimostrare di essere qualcosa di più di una conduttric­e, qualcosa di meglio di una che legge solo il gobbo, qualcosa di diverso da una che ride. «Quando ho iniziato dovevo combattere per avere spazio, per non essere spogliata, per non farmi cucire addosso un ruolo sexy e poco parlante». Vent’anni dopo i suoi inizi Michelle Hunziker si è ritrovata comunque sexy, ma anche parlante e cantante, centrale, padrona con misura del palco quando serve, periferica senza essere asservita quando deve lasciare spazio agli altri.

Nonostante «l’aspetto da camionista» (sono parole sue), la barba da Bruto, il volto arcigno da padre che è meglio non far irritare, Favino si è liberato dalla gabbia del luogo comune che l’attore debba essere uno da cerchio alla testa, il cinico e malinconic­o perennemen­te tormentato, complice i ruoli «anche barbosi» (sempre parole sue) che ha interpreta­to al cinema e che potevano far pensare che lui facesse l’intellettu­ale, «cosa che non sono». E cosa che si è vista. In senso positivo. Caustico quel che basta e ironico quel che serve, ha dimostrato di possedere diversi — svariati e solidi — talenti.

Il Festival è la prova che esiste un’alternativ­a alla tv come luogo dei buoni a nulla ma capaci di tutto, come palestra per chi fa tante cose perché non ne sa fare bene una, come vetrina per gente che non sa fare nulla ma lo sa fare benissimo.

 ??  ?? Insieme
Da sinistra Claudio Baglioni, 66 anni, Michelle Hunziker, 41, e Pierfrance­sco Favino, 48: il direttore artistico ha ringraziat­o pubblicame­nte i due conduttori per il successo del Festival. L’inedito trio si è rivelato affiatato, ricevendo da...
Insieme Da sinistra Claudio Baglioni, 66 anni, Michelle Hunziker, 41, e Pierfrance­sco Favino, 48: il direttore artistico ha ringraziat­o pubblicame­nte i due conduttori per il successo del Festival. L’inedito trio si è rivelato affiatato, ricevendo da...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy