Corriere della Sera

Una coppia senza rivali

- di Mario Sconcerti

Èormai difficile pensare come Napoli e Juve possano perdere punti. La differenza con tutte le altre è profonda. Il Napoli ha perso una sola partita su 24 e l’ha persa contro la Juve. Allegri ha perso con Lazio e Sampdoria quando la Juve prendeva ancora gol. Poi più niente. Non sembrano in forma esatta nessuna delle due, hanno rischiato entrambe in questa giornata, ma sono andati avanti come virus. Inutile parlare di gioco, è una lavagna vista. La Juve ha la sua modernità un po’ gretta, il Napoli sfinisce gli avversari anche quando li subisce. La Juve fa sembrare sempre poco il suo gioco perché parte per non prendere gol, sapendo che qualcuno lo segnerà prima o poi. Il Napoli ha bisogno di palleggio, la Lazio gliel’ha tolto per un tempo, poi è stata anche sfortunata, ha

preso gol storti ed è scomparsa. Sembra più spesso in difficoltà il Napoli perché la distanza dal traguardo si accorcia e l’abitudine a vincere non è tanta. La Juve ha solo sicurezze, anche quando si fa mettere sotto nel gioco per tutta la partita da una Fiorentina organizzat­a e fragile. Una cosa è ormai chiara: non è vero che il Napoli ha meno individual­ità della Juve. Ha meno uomini, ma tante vie per andare in gol. La sua corsa genera confusione negli avversari, i gol che sembrano casuali sono solo di stanchezza, di pressione. Mertens, Callejon, Insigne non hanno niente di meno di Higuain e Mandzukic se visti nella loro prospettiv­a. La Juve è tanta ma fa fatica a cambiare bellezza qualunque atomo metta in campo. Il Napoli produce tanto anche quando ha l’avversario peggiore, come per un tempo è stata la Lazio. L’impression­e è che la Juve sia più casuale, ma è un colpo d’occhio lieve, in realtà fa quasi solo quello che gli serve. L’altra metà del campo è che il Napoli corra troppo, ma la fatica è di entrambe perché conoscono ormai l’avversario, sanno che non regalerà punti mai. A questi livelli è qualcosa che abbiamo visto poche volte, l’impotenza di tutti gli altri a fare fino in fondo la stagione, a entrare in un dialogo troppo alto. Tutto dipende sempre da Juve e Napoli. E dalla Var, che sta diventando di nuovo troppo argomento di arbitri, non se ne coglie più la differenza col passato. La guerra di pertinenze tra giudici sta togliendo di nuovo il giudizio reale.

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