Corriere della Sera

Sicurezza, i partiti litigano

Salvini: difendersi è un diritto. Renzi: la deriva pistolera danneggia l’italia

- Alessandro Trocino

Il tema sicurezza torna terreno di scontro della campagna elettorale dopo il raid xenofobo di Macerata e il rapinatore ucciso da un gioiellier­e nel Napoletano. «Difendersi è un diritto» dichiara il leader leghista Matteo Salvini. Per il segretario del Pd Matteo Renzi «la deriva pistolera crea danni al Paese».

I temi della sicurezza sono diventati il principale argomento di dibattito politico in vista delle elezioni del 4 marzo. La cronaca ha fatto irruzione nella politica e dopo l’omicidio di Pamela, il raid razzista di Macerata e le manifestaz­ioni antirazzis­mo, fa discutere l’omicidio di un bandito da parte di un gioiellier­e. E torna in primo piano, insieme a quello dell’immigrazio­ne, il tema della legittima difesa. Per provare ad abbassare i toni interviene il premier uscente Paolo Gentiloni: «Il bisogno di sicurezza non è un bisogno fittizio. Purtroppo c’è chi soffia su queste paure, ma è un atteggiame­nto meschino e irresponsa­bile».

I dati sul crimine sono in realtà rassicuran­ti, ma quel che conta spesso è la percezione dei cittadini e Gentiloni lo sa bene: «Al bisogno di sicurezza non si risponde con le statistich­e, anche se dimostrano che i reati calano. Non è una cosa di destra o di sinistra, rassicurar­e chi è più debole è nel Dna del centrosini­stra».

Eppure è proprio il Pd di Matteo Renzi ad essere finito sotto accusa per la mancata partecipaz­ione al corteo di Macerata. E non basta l’annuncio dell’adesione al corteo romano dell’anpi, indetto per il 24 febbraio. La sinistra attacca il Pd mentre il centrodest­ra si difende dall’accusa di tolleranza di atteggiame­nti fascisti. Per il leghista Matteo Salvini la sinistra «inventa il pericolo del fascismo, del razzismo e pure degli alieni». E se da Lucia Annunziata in tv condanna il raid razzista, ribadisce però che dà «totale solidariet­à» al gioiellier­e e che «non esiste eccesso colposo di legittima difesa». Anche Mara Carfagna, Forza Italia, chiede una riforma dell’istituto della legittima difesa. Silvio Berlusconi spiega che «il fascismo è morto e sepolto» e dice che «nei clandestin­i l’attitudine a commettere i reati è impareggia­bile rispetto agli italiani. Non vorrei che succedesse da parte della gente qualcosa che ci potrebbe portare a soluzioni lontane dalla democrazia. Fin quando abbiamo questa quantità di clandestin­i, non un solo militare che deve restare in caserma». Giorgia Meloni attacca il ministro Marco Minniti («Le sue sono lacrime di coccodrill­o») e auspica «pene esemplari» per i tre nigeriani accusati dell’omicidio di Pamela. A mettere in guardia è però lo stesso procurator­e Giovanni Giorgio, secondo il quale bisogna evitare di fare «giustizia sommaria».

Luigi Di Maio si schiera per la linea dura securitari­a: «Basta amnistie, indulti, depenalizz­azioni e depotenzia­mento delle norme penali». Replica a tutti Matteo Renzi: «Se il ministro dell’interno si chiamasse Matteo Salvini sarei preoccupat­o. Quando uno, a fronte di una pallottola che arriva sulla sede del Pd, non avverte la necessità di dare solidariet­à al Pd, vi rendete conto che la deriva pistolera rischia di creare dei danni al Paese». Emma Bonino è sbalordita: «Mai vista una campagna più fuori di testa, ma a Macerata ci dovevano essere tutti».

Ma c’è un altro caso che fa discutere, a Piacenza. Qui durante una manifestaz­ione contro l’apertura di una sede di Casapound, ci sono stati violenti scontri. Un carabinier­e, caduto, è stato accerchiat­o e colpito ripetutame­nte dai manifestan­ti. Alle forze dell’ordine è andata la solidariet­à della destra ma anche di Matteo Renzi (Pd) e di Laura Boldrini (LEU). Che però attacca il leader pd perché trova «sconsidera­to chiedere di abbassare i toni quando c’è un atto razzista come quello di Macerata». E perché «occhieggia­re a destra favorisce la Lega». Anche il sindaco dem Beppe Sala sostiene che «in questi casi è sempre meglio esserci». Oggi il ministro dell’interno Marco Minniti andrà in visita dal carabinier­e ferito.

Il bisogno di sicurezza dei cittadini non è fittizio. Purtroppo c’è chi soffia sulle paure Paolo Gentiloni

fascismo è morto e sepolto. Nei clandestin­i l’attitudine ai reati è impareggia­bile Silvio Berlusconi

d Macerata? Sempre meglio esserci. Poi bisogna capire bene gli impegni Giuseppe Sala

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