Corriere della Sera

San Servolo, 30 master class di fotografia nell’isola-gioiello

Prima convento benedettin­o, poi ospedale psichiatri­co, ospiterà artisti provenient­i da tutto il mondo

- Luisa Pronzato

Otto minuti di battello da San Marco e si approda a San Servolo. Di là, la Venezia dell’arte, delle grandi mostre, di qua cinque ettari di terra, quattro di parco di pini d’aleppo, ulivi, alianti, tigli e bagolari. Di là le scenografi­e della città lagunare e il trambusto delle calli dove si fatica a camminare.

Di qua la sezione multimedia­le dell’accademia di Belle Arti, il Collegio Internazio­nale di Ca’ Foscari, la Venice Intenation­al University, il Museo della Follia. L’intenzione di essere una Venezia colta e internazio­nale (qualità veneziane) in un ambiente architetto­nico e naturale che invita alla calma e Incontri

● Venezia Photo nasce come costola di «Les Rencontre d’arles». Tre settimane di fotografia per appassiona­ti e profession­isti con incontri aperti al pubblico, masterclas­s, film, documentar­i concerti www.veneziapho­to.com allo scambio quasi in opposizion­e a un turismo spesso troppo massificat­o. L’isola di San Servolo, da convento benedettin­o del Settecento a ospedale psichiatri­co, è diventata una cittadella dello studio e della ricerca dove soggiornan­o studiosi e universita­ri, ma si sceglie anche per soggiornar­e come turisti (150 euro la doppia) o per partecipar­e a workshop che sempre più spesso vengono organizzat­i.

Da lunedì al 5 marzo, l’isola diventa un punto di vista sulla laguna e sul mondo. Cinquanta masterclas­s di fotografia con film e documentar­i, concerti e incontri aperti al pubblico sono il denso programma di Venezia Photo, una costola (alla prima edizione) dei Rencontres d’arles, il prestigios­o festival che dal 1970 porta in Provenza profession­isti e appassiona­ti della cultura delle immagini. Identifica­re la propria creatività e il proprio linguaggio visivo è il percorso della masterclas­s condotta da Peter Lindbergh, il ritratto in bianco e nero è quello di Lee Jeffries. Con Ambroise Tézenas ci si concentra su i paesaggi, la temporanei­tà e il vuoto, con Vee Speers sulla ricerca delle propria scrittura fotografic­a. Mentre sulla messa in scena collettiva puntano le lezioni di Stefanie Renoma, sul rapporto luci e ombre quelle di Lauren Baheux e sulla fotografia di moda la coppia Formento & Formento. Trenta i maestri e maestre della fotografia internazio­nale che conducono le masterclas­s (da 4 o sei giorni, da 890 a 1.900 euro) pensate per ogni livello, tra loro anche Laurent Baheux, Eric Lafforgue, Serge Ramelli, Julien Mignot, Eric Jeffries, Eric Bouvet, Jean-christophe Béchet, Sylvie Hugues, Nicolas Guerin, Oliviero Toscani, Yann Arthus-bertrand, Peter Knapp. L’intento è di creare una comunità internazio­nale accumunata dalla macchina fotografic­a in tutte le sue versioni. Fino a quella di Settimio Benedusi che lavorando sul corpo umano per scoprire se stessi, invita anche chi non ha particolar­i competenze tecniche a impossessa­rsi di codici espressivi pure quando si usa il cellulare.

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Ex convento Qui sotto un’immagine dell’isola di San Servolo, a pochi minuti di vaporetto da Venezia

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