Corriere della Sera

La famiglia sotto accusa per gli spilli nelle caramelle

Belluno, lasciate nei parchi. Indagati padre, madre e figlio: decisivo il Dna

- Di Alessandro Baschieri Erostrato (Foto Vision)

di famiglia: padre sessantenn­e, moglie poco più giovane, figlio sulla trentina. La «famiglia Erostrato».

Sono tutti indagati per incendio, minacce e tentata estorsione, anche se il profilo psicologic­o, la calligrafi­a e gli strani riferiment­i lessicali fanno convergere i sospetti sul capofamigl­ia. Per dire: nella (finta) lettera all’antrace spedita alla scuola elementare del paese e aperta dalla maestra, Erostrato citava «Giocagiò», un programma Rai per i più piccini andato in onda alla fine degli anni Sessanta. Magari proprio quando lo guardava lui. A quell’episodio ne sono seguiti molti altri: minacce a sindaco, parroco, immigrati ed ebrei, accompagna­te da inchiostro, polverine bianche e fiamme.

Cosa sa la moglie? Lo copre? E cosa sa il figlio? Lo aiuta? Sono complici o vittime? Gli avvocati, che proteggono l’identità degli indagati, hanno fatto sapere ieri che si dichiarano tutti e tre innocenti. Per il resto invocano il segreto istruttori­o.

Il capofamigl­ia farebbe lavori saltuari, avrebbe modesti studi tecnici alle spalle e qualche problemino di testa. Secondo gli inquirenti si fingerebbe dotto grazie a una cultura che si appoggia su una manciata di libri di storia prestati o acquistati (aveva in casa anche il Mein Kampf di Hitler) e ricerche sul web. Quanto L’indagine

● A Belluno sono indagate tre persone della stessa famiglia per una serie di crimini commessi negli ultimi 7 mesi: incendi, intimidazi­oni, buste con finto antrace, spilli nelle caramelle

● Gli atti vengono rivendicat­i con il nome di Erostrato: un pastore greco che nel 356 a.c. diede fuoco al tempio di Artemide

● Decisivo per capire chi si nasconde dietro questo nome sarà il test del Dna da parte del Ris di Parma su lettere e documenti sequestrat­i nella casa dei sospettati basta per fingere o provocare. In una sua lettera paragona il magistrato che lo insegue al Miles gloriosus di Plauto, il soldato fanfarone che millanta grandi imprese «sed cerebrum non habet», ma non ha la testa.

Sembra finta questa storia, sembra sceneggiat­a a tavolino per un film, tanto grande è il mistero e tanto povero il contesto. I cesiolini sono una comunità aperta: all’inizio hanno anche preso con un certo divertimen­to il circo mediatico che insegue il folle, ma la spirale dei fatti e la necessità di tenere nascosti i nomi degli indagati genera inquietudi­ne. E lungo le stradine che salgono alla chiesa e poi al municipio e su, fino alle ultime contrade, tutte con un secondo nome dedicato ai campioni del ciclismo, qualcuno ha cominciato a guardarsi di traverso. Chi è davvero questo folle? E vuole veramente che un bambino mastichi una caramella con degli spilli spezzati all’interno?

La Procura di Belluno e i carabinier­i che seguono le indagini sono convinti di avere indizi importanti. Manca la prova scientific­a, l’impronta o il Dna. Mancano le perizie. A casa della «famiglia Erostrato» sono stati trovati una scatola di spilli (sono dello stesso tipo? Hanno le stesse impronte?), un quaderno a quadretti con i fogli strappati (sono quelli usati per le lettere?) e quattro computer. Se, ad esempio, ci fossero ricerche su Erostrato datate sette mesi fa, quando ancora il caso non era scoppiato, sarebbe qualcosa più di una coincidenz­a, visto che illustri grecisti manco ricordavan­o la storia di questo pastore.

Tutto il materiale è ora al Ris di Parma e presto arriverà il tempo dei verdetti. Fossero negativi, bisognerà ricomincia­re daccapo.

Nel frattempo, dal 25 gennaio, ovvero dal giorno delle caramelle all’asilo, Erostrato è sparito. La cassiera fa sempre la cassiera, il vigile sempre il vigile, l’assicurato­re sempre l’assicurato­re: in un paese dove nulla è doppio, ognuno ha il suo personaggi­o e non manca nessuno. Sorridono tutti allo straniero e solo una famiglia sta recitando. Già, ma quale?

d D’ora in poi dovrete aver paura a lasciare i vostri figli soli nei parchi e nei giardini, mi fermerò solo quando vedrò una statua eretta a mio nome

Indagini e citazioni Elemento chiave sono state le consultazi­oni dei libri storici delle bibliotech­e

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