Human Technopole ha un direttore Scelto il super biologo Mattaj
Milano, lo scienziato scozzese guiderà il polo della ricerca. I suoi studi sui geni
Area Expo
La selezione tra 46 candidati. Una commissione indipendente di esperti capitanata da un premio Nobel. Ieri la decisione ufficiale. Iain Mattaj è il prescelto per guidare Human Technopole a Rho (Milano) nell’area di Expo 2015. «È la persona meglio rappresentativa per questo incarico» secondo Stefano Paleari, presidente del comitato che coordina il progetto.
Un super biologo, Mattaj, dal curriculum corposo. Origini scozzesi, classe 1952, oggi dirige l’european Molecular Biology Laboratory con sede principale a Heidelberg, in Germania. Un polo della ricerca con nove unità e 1.600 scienziati, tre dei quali hanno meritato il Nobel per la Chimica e la Medicina. Anche Mattaj è stato insignito di diversi riconoscimenti grazie agli studi sui meccanismi di funzionamento dell’rna, la molecola che regola i nostri geni. L’esperienza nell’embl, che è iniziata nel 1985, è una delle voci che ha pesato di più a suo favore nella valutazione e l’ha fatto emergere dal ventaglio di agguerriti concorrenti.
Al bando per Human Technopole hanno risposto nomi di grosso calibro, per metà stranieri. «Una dimostrazione dell’attrattività del nostro Paese e della solidità del progetto» per Paleari. Tra gli italiani che si sono fatti avanti, un terzo sono cervelli in fuga oltreconfine. I «sette savi» della commissione hanno fatto una prima scrematura per creare una short list. Poi si sono presi un mese aggiuntivo di tempo per incontrare di persona i cinque nomi emersi e poter stendere dei report accurati. Ultima fase, il parere del comitato di coordinamento per individuare il profilo più adatto alle caratteristiche del centro di ricerca che nascerà a pochi passi da Milano, accanto al nuovo Galeazzi e probabilmente al campus dell’università Statale.
Arriveranno 1.500 ricercatori nel giro di sei anni. Obiettivo: lavorare alla lotta contro il cancro e le malattie neurodegenerative. Spetterà a Mattaj tirare le fila di questa struttura gigante. Nell’arco dei prossimi due mesi si svolgeranno le negoziazioni per definire i termini dell’incarico, con una durata prevista di quattro anni rinnovabili.
Prima dell’estate il biologo britannico dovrà iniziare il re- clutamento «a grappolo». Sarà suo compito scovare sette direttori per le altrettante branche di ricerca che convivranno a Rho in 30 mila metri quadrati. Poi dovrà occuparsi dell’acquisizione delle infrastrutture.
I primi 350 posti saranno disponibili entro fine anno negli spazi di Palazzo Italia. A regime il polo della scienza includerà altri due edifici esistenti, Unità di Servizio 6 e Cardo Nord-ovest, e due di nuova costruzione.
Intanto proseguono parallelamente i lavori per dare vita alla fondazione Human Technopole. Proprio ieri il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole allo schema di decreto per la sua costituzione. E da Roma resta alta l’attenzione sul futuro dell’area dell’esposizione. Il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, che ha seguito da vicino il Semestre, vede nella scelta di Mattaj una conferma della «chiara vocazione internazionale del progetto che abbiamo fortemente voluto come eredità di Expo». ● L’obiettivo è creare un polo specialistico, al vertice della sanità europea, per la lotta contro il cancro e le malattie neurodegenerative