«Il mio casco intelligente chiama il 118 se cadi in moto»
Emanuel Chirila, 20 anni, di San Giovanni Valdarno (Arezzo) ha creato il «Blue helmet», il «casco intelligente», un prodotto che — lui spera — rivoluzionerà la sicurezza sulle due ruote. Si tratta di un casco per moto completamente autonomo dotato di intelligenza artificiale e un sensore di collisione che rileva gli infortuni stradali inviando una richiesta automatica di soccorso, fornendo una serie di dati necessari per rintracciare la persona.
Quando, appena diciottenne, aveva cominciato a parlare del suo prototipo, Emanuel aveva spiegato così le ragioni della sua ricerca: «Vado in scooter da quando ho sedici anni e mi sono sempre chiesto cosa succede se qualcuno cade e perde i sensi: chi può chiedere aiuto al posto suo? Se non c’è nessuno che ha assistito all’incidente come può fare a salvarsi?».
Di qui la ricerca, sfruttando 20 anni Emanuel Chirila, di San Giovanni Valdarno (Arezzo), mostra il «Blue helmet» le conoscenze tecniche, elettrotecniche e informatiche che aveva appreso a scuola, e infine la realizzazione del prototipo. Il casco fa da «scatola nera». Emanuel spiega: «Il casco ha un sensore di collisione, geolocalizza il motociclista e manda in automatico un sms di richiesta di soccorso. La protezione, da passiva, diventa attiva».