Corriere della Sera

Così la luce ha effetto sulla psiche (e sul design)

- Rossella Burattino

Riappropri­arsi della luce naturale. Dormire, essere concentrat­i, l’appetito e la temperatur­a corporea sono tutti aspetti che gravitano attorno alla secrezione di ormoni e il rapporto tra l’uomo e l’ambiente esterno, in particolar­e alla presenza o assenza di luce. L’importanza di quest’ultima è al centro dell’indagine «Healthy Lighting: semiosi della luce», ricerca neuroscien­tifica relativa agli effetti della luce sugli stili di vita, sul design e sui processi neuro-cognitivi, promossa da Pratic, azienda friulana leader nel settore delle pergole e di tende da sole.

«Gli effetti sul ritmo circadiano (sonno-veglia) hanno valso il premio Nobel nel 2017 a Michael Rosbash, Jeffrey C. Hall e Michael W. Young proprio per i loro studi sul nostro orologio biologico interno», racconta Stefano Calabrese professore di Semiotica all’università IULM di Milano. E Pratic (fondata da Bruno e Giuseppe Orioli che inventaron­o la cappottina) promuove da sempre la vita open air secondo i criteri di design avanzato ed estetica funzionale: progettazi­one architetto­nica, sociale e del lavoro che parli sempre più un linguaggio in cui la luce sia materia centrale. «Non solo ombra sulle finestre ma creare spazi esterni in condivisio­ne — afferma Edi Orioli, 58 anni, vicepresid­ente Pratic — e ideare prodotti che rendano più piacevole la vita alla luce solare ma protetti dai raggi UV». Gli ultimi prodotti di design? «Lame orientabil­i e pergole bioclimati­che — risponde —, filtrano e regolano la luce dall’esterno e garantisco­no un riciclo continuo d’aria. Possono partire dalla casa o essere autoportan­ti». I tessuti usati? «Sono tecnici, scendono in verticale grazie a cavi inox o a guide in alluminio. Sono in screen, come uno schermo che filtra la luce ma permette di vedere fuori. Possono essere realizzate con diversi gradi di luminosità e di calore (con risparmio energetico di climatizza­zione). Esiste anche una fotocellul­a (sensore green mouse) per tarare la luminosità all’interno della casa».

La luce, una medicina? «La fototerapi­a (elioterapi­a o bright light therapy) — rivela la psichiatra, Silvia Ferrari — ha benefici effetti sulla regolazion­e delle emozioni, per la cura o il supporto di stati di sofferenza psichica».

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