Pressing politico Parigi-madrid sulle nomine Bce
BRUXELLES Il solito asse Germania-francia sta organizzando una maggioranza per far nominare nell’eurogruppo dei 19 ministri finanziari di lunedì prossimo a Bruxelles - il ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos a vicepresidente della Bce (al posto dell’uscente portoghese Vitor Constancio). Sarebbe la prima volta di un politico passato direttamente dal governo alla banca centrale della zona euro, organismo tecnico indipendente. De Guindos non ha competenza operativa nella politica monetaria, materia di base per un banchiere centrale. È stato il capo per Spagna-portogallo e il consulente per l’europa della Lehman Brothers, quando questa banca d’affari Usa tracollò innescando la crisi finanziaria. In precedenza, oltre al privato, ha ricoperto incarichi nel settore pubblico con il gradimento del suo partito di centrodestra Pp. L’altro candidato, Philip Lane, è un economista e governatore della banca centrale d’irlanda. Non è un’autorità mondiale, ma conosce il mestiere. Sembrava non ci fosse partita con De Guindos, che nell’eurogruppo aveva peso in quanto fedelissimo del dominante ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, ora alla guida del Parlamento di Berlino. La svolta l’avrebbe provocata il presidente francese Emmanuel Macron, nominando l’ex euroburocrate ed eurodeputata Sylvie Goulard come vice-governatore della Banca di Francia, rilanciandola dopo le sue dimissioni da ministra macroniana della Difesa (per uno scandalo di uso improprio di assistenti e fondi Ue quando era nell’europarlamento). De Guindos aprirebbe la strada a Goulard, che potrebbe correre per la Francia – con l’appoggio della Germania al successivo posto vacante della Bce (quello del belga Peter Praet). Il problema è che in Europa la candidatura di De Guindos sta provocando polemiche già prima dell’eurogruppo. C’è chi parla di «attacco dei politici alla Bce». La Commissione per gli Affari economici dell’europarlamento, che fa da «controllore» della Bce e del suo presidente Mario Draghi, dopo aver interrogato i due candidati, ha preso le distanze dall’ex Lehman. E ha definito Lane chiaramente «più preparato». Per vincere, Germania, Francia e Spagna devono convincere altri 11 dei 19 ministri dell’eurogruppo. De Guindos di fatto può trattare coi colleghi. Lane non è ammesso.