Corriere della Sera

«Noi, fuori dai David Regolament­o assurdo»

Ficarra e Picone, campioni di incassi con «L’ora legale»: 1300 votanti per 120 film, una selezione impossibil­e Canzian: un disco dai Beatles ai Pooh

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F inché il regolament­o sarà questo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone non iscriveran­no più un loro film ai David di Donatello. Non l’hanno fatto con l’ ultimo, L’ora legale, maggior incasso italiano del 2017. E non lo faranno in futuro. Perché? «Il perché è scritto limpidamen­te sul sito dei David. Quest’anno hanno votato quasi 1300 persone sulle circa 1500 che ne hanno diritto. Il ragionevol­e dubbio è che non tutti abbiano visto ognuno dei

120 film in concorso».

Troppi?

«È un impegno gravoso. Difficile pensare che tutti riescano a vederli. Noi tre anni fa, proprio perché non riuscivamo a farlo, ci siamo cancellati dalla giuria: era un atto doveroso».

Quale è il rischio?

«Ne vedi cinque o sei, magari te ne innamori, di uno, e metti la crocetta per quel film su tutte le categorie: i cosiddetti voti a grappolo».

I vostri film non rischiano di passare inosservat­i...

«Non è una battaglia che ● «Ammore e malavita» (nella foto una scena) ha ricevuto 15 candidatur­e (tra cui miglior film, regia, attori non protagonis­ti); «Napoli velata» di Ferzan Ozpetek si è fermata a 11 (tra cui miglior regia e attori) mentre «A Ciambra» di Carpignano 7 come «The Place» di Paolo Genovese facciamo per noi. A parte poi che un film che incassa non significa sia bello. Ce ne sono di bellissimi che non hanno incassato. O altri non noti e nemmeno belli, ma con un soggetto geniale o una bellissima scenografi­a, che meriterebb­e di essere segnalata. Il nostro intento è rendere un servizio a tutti quelli che sono candidati, garantendo pari opportunit­à e dignità».

Da quanto ci pensate?

«Da quando ci è sembrato ingiusto votare favorendo un film e danneggian­done un altro. Non solo perché non riuscivamo a vederli tutti. Perché c’è anche questa consideraz­ione da aggiungere: noi facciamo cinema da dieci anni, ma non pensiamo di avere le competenze per giudicare, ad esempio, il miglior trucco e parrucco, il miglior montatore o i migliori effetti digitali. Ci siamo cancellati dalla giuria — e non abbiamo candidato il nostro film per coerenza — perché il sistema di voto, in questa confusione, può generare risultati paradossal­i».

Qualcuno potrebbe chiedervi: chi ve lo fa fare?

«Il David è dato in nome del presidente della Repubblica. Sono i nostri Oscar, sono importanti. E serve rispetto per tutte la personalit­à che incidono Duo

Salvatore Ficarra (46 anni) e, più in alto, Valentino Picone (46) in un momento di «L’ora legale»: con 10.138.552 euro, è stato il film italiano che più ha incassato nel 2017 ma i due attori non hanno voluto iscriverlo ai David

«Questo è un album maturato lungo una vita: ci sono le influenze di tutta la musica che ho sempre amato», ha spiegato Red Canzian parlando del suo nuovo album «Testimone del tempo», uscito ieri. «C’è tutto, dai Beatles ai Genesis, passando per i Pooh, i Mamas and Papas e tanto altro». E, a proposito dei Pooh, ha aggiunto: «Ho voluto mettere un punto. Sarebbe bello se da domani si pensasse a noi come singoli. Poi è normale che sarò per sempre e per tutti l’ex Pooh, lo si fa ancora con Mccartney per i Beatles, figuriamoc­i con Red Canzian».

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