Corriere della Sera

Cantù strapazza Milano I tifosi ad Armani: «Devi cacciarli tutti»

- DAL NOSTRO INVIATO Roberto De Ponti

FIRENZE «Devi cacciarli tutti, Giorgio, tutti!!!». Non hanno modi stilosi, gli ultrà di Milano che si avvicinano ad Armani urlando la loro rabbia dopo un’eliminazio­ne umiliante — non una scenetta edificante — ma forse anche re Giorgio si sarà chiesto se quei tizi dai toni esagitati non avessero davvero ragione. Una resa incondizio­nata, quella dell’ea7 nei quarti di Coppa Italia, una disfatta da 18 punti di scarto (105-87) dopo essere stata sotto di 25. Una macchia indelebile perché rimediata nel derby contro Cantù che per sommo sfregio a metà del terzo quarto schierava insieme Parrillo, Maspero e Tassone, gente che di solito il campo lo vede poco, se lo vede. Mentre Milano alternava i suoi tanti sedicenti fenomeni, tutti imbarazzan­ti.

Una squadra con un minimo di personalit­à non avrebbe permesso a Cantù di incanalare la partita lungo i sentieri preferiti, accettando la sfida a sparatutto che coach Marco Sodini — con una squadra incerottat­a — aveva meticolosa­mente preparato. Milano ha tenuto fino al 2-2, poi i canestri di Thomas, rebus irrisolvib­ile per Cusin prima e per Gudaitis poi, hanno tracciato il solco che ha indirizzat­o il match. Cantù avanti 11-2 dopo 4’, 28-18 al termine del primo quarto, addirittur­a 57-38 all’intervallo, con Simone Pianigiani a maltrattar­e i suoi giocatori, salvo poi difenderli in conferenza stampa. «Abbiamo attaccato male», dirà, a ragione visto che il gioco offensivo di Milano è consistito in improbabil­i uno contro cinque. L’allenatore è lui, lo risolva questo problema cronico. Prendere 3 punti a minuto da Cantù

In semifinale

Nell’altro quarto di Coppa Italia, Brescia supera la Virtus Bologna e vola in semifinale dove affronterà i canturini

però significa anche non aver difeso. Cantù invece ha giocato, eccome: a parte un monumental­e Jaime Smith (23 punti, 4/4 da 2, 3/4 da 3, 6/6 ai liberi, 8 falli subiti, 8 assist), tutti hanno disputato la partita perfetta. «I miei forse avevano più voglia», ha ammesso Sodini. Sottinteso: gli altri, invece...

Sarà dunque l’incoscient­e e motivatiss­ima Cantù a giocare stasera la semifinale con Brescia (ore 20.45, Raisport ed Eurosport), unica delle prime quattro del campionato a superare il taglio del primo turno battendo 97-83 una Virtus Bologna che, già senza Aradori, ha perso per infortunio a metà gara anche Ale Gentile; prima (ore 18) si sfideranno Cremona e Torino nell’altra inattesa semifinale. Milano non ci sarà: è vero, anche Avellino e Venezia sono già a casa, ma questa Coppa Italia rischia di passare come un tir sulla sua già traballant­e autostima.

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(Lapresse) Delusione Simone Pianigiani

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