Corriere della Sera

L’alfa vuol tornare grande con un Leclerc in più e l’aiuto della Ferrari

- DAL NOSTRO INVIATO Marco Letizia

BALOCCO Il primo obiettivo, quello di riannodare il filo interrotto tra l’alfa Romeo e la Formula Uno è stato raggiunto. Ora resta il secondo, quello più difficile, far risorgere quella che fino allo scorso anno era una Sauber e che viene da appena 5 punti conquistat­i nel campionato costruttor­i nel 2017. Nonostante tutto però in casa Alfa si respira ottimismo. «Arriviamo da due anni difficili — spiega Marcus Ericsson, uno dei due piloti del team, l’altro è Charles Leclerc, monegasco — ma questo nuovo capitolo è una grande opportunit­à per noi. Mi aspetto che la macchina di quest’anno faccia un grande passo in avanti. Alfa Romeo ha uno strettissi­mo legame con la Ferrari e quest’anno potremo avere un grandissim­o aiuto dagli esperti di Maranello». Per vedere a che punto è la nuova Alfa-sauber, dovremo attendere, dopo la presentazi­one il 20 febbraio, i primi test sul campo, quelli di Barcellona, dal 26 febbraio, dove le vetture dei vari team del Circus potranno confrontar­si in pista.

«Penso che a Barcellona comincerem­o a capire la nostra nuova vettura e se avremo fatto progressi — spiega Ericsson mentre con lui alla guida su una Stelvio sfrecciamo a velocità impensabil­i per noi pendolari sul circuito di Balocco —, ma la prova della verità ce l’avremo solo a Melbourne con la prima corsa».

L’altra carta che si gioca l’alfa quest’anno è il nuovo pilota, ovvero Charles Leclerc, considerat­o uno degli astri nascenti della F1. Un asso nella manica che costituisc­e però al tempo stesso una sfida a chi come Ericsson è il veterano del team: «Charles è un grande pilota — spiega lo svedese — e da noi troverà modo di esprimersi al meglio visto che partiremo tutti e due sullo stesso piano. Io personalme­nte però sono convinto di poter diventare il leader della squadra vista la mia maggiore esperienza in Formula Uno». Su una cosa entrambi i piloti sono d’accordo, lo scarso apprezzame­nto estetico per l’halo, la barra curva posta a protezione della testa del pilota, che costituirà la novità delle auto di quest’anno.

L’altra cosa che li accomuna è sicurament­e l’entusiasmo per questo sport, dato che entrambi si sono detti felici di un’eventuale crescita degli appuntamen­ti annuali del Circus, come si ipotizza. E se riuscirann­o a trasmetter­e quest’entusiasmo in corsa, allora sì l’alfa in F1 risorgerà a nuova vita.

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Speranze Marcus Ericsson e Charles Leclerc. i piloti del team Alfa-sauber, in pista con la Giulia

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