Arte, solidarietà, impegno, ambiente: la Fondazione Cariplo si fa in quattro
Presentate le attività culturali per il 2018: oltre 184 milioni di euro (e un nuovo logo)
Un nuovo luogo, un segno blu-azzurro che recita «Fondazione Cariplo. Tute servare, munifice donare» e, dunque, «conservare con cura, donare con generosità», il motto della Fondazione. Quello che è stato presentato ieri a Milano, al Centro Congressi Cariplo, non è soltanto un segno, elegante e raffinato, ma anche il racconto di due secoli di filantropia, di storie di persone e generosità. Quindi, una storia che nasce dal passato ma che, al tempo stesso, è anche capace di guardare a un futuro fatto di progetti: quelli che la Fondazione Cariplo ha in programma per il 2018.
Oltre 184 milioni di euro il budget con cui la Fondazione sosterrà gli oltre mille progetti previsti e che riguarderanno settori diversi: l’ambiente (per 12,35 milioni); l’arte e la cultura (per 34,09 milioni); la ricerca scientifica e la tecnologia (per 22,79 milioni); i servizi alla persona e, dunque, gli anziani, i disabili, i giovani disagiati, gli immigrati, i poveri (per 46,37 milioni); le fondazioni di comunità (per 28,78 milioni) più un ambito destinato ad «altri settori» (per 33,08 milioni) e al volontariato (per 7,37 milioni), un altro degli àmbiti più attivamente coltivati dalla Fondazione. Oltre ai bandi (di tutela, di sviluppo, di ricerca) che, quest’anno, saranno progressivamente messi online sul sito fondazionecariplo.it.
Nelle parole del presidente della Fondazione, Giuseppe Guzzetti (questo è il suo ultimo mandato), del direttore generale Sergio Urbani, di Francesco Zurlo del Politecnico e di Barbara Costa, direttrice dell’archivio Sanpaolo, accanto all’orgoglio per questi nuovi progetti è apparsa però evidente la consapevolezza di un passato da poco ritrovato o, meglio, forse solo ora giustamente valorizzato. Dagli archivi storici, infatti, è emersa la notizia che nel 1816, più di due secoli fa, esisteva giù un organismo filantropico, che nel 1818, e quindi esattamente 200 anni fa, aveva preso il nome di Commissione centrale di beneficenza, lo stesso con cui viene ancora oggi chiamato l’organo di indirizzo della Fondazione.
«Questo — ha detto ieri il presidente Guzzetti — è l’anno della cultura e del patrimonio culturale europeo. Ecco quanto abbiamo fatto e quanto ancora dobbiamo fare, ma l’impresa non sarà mai finita perché il nostro patrimonio non è fatto solo di monumenti e opere d’arte ma anche di individui, donne, uomini, ragazzi, bambini, anziani che come capitale importante hanno quello di sentirsi parte e partecipi di un processo di cittadinanza che va ormai oltre i confini nazionali». Ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica, solidarietà: sono dunque questi i quattro pilastri su cui poggerà ancora una volta il lavoro della Fondazione Cariplo per il 2018. Quattro macroaree su cui investire, per continuare a preservare i principi su cui si basa dal 1991, anno ufficiale di costituzione, la Fondazione Cariplo Milano. Un impegno premiato dai dati: il 2017 è stato un anno eccellente per la Fondazione che, al 31 dicembre ha fatto registrare un patrimonio di 7,86 miliardi di euro mentre dal 1991 sono stati oltre 30 mila progetti sostenuti.
Ancora una volta l’area «Arte e cultura» sarà uno dei punti di forza dell’impegno della Fondazione Cariplo. Tra i nuovi bandi: il «Bando Beni aperti» destinato a sostenere interventi di rifunzionalizzazione di beni storici architettonici; il «Bando Partecipazione culturale» per ampliare, diversificare e fidelizzare la partecipazione del pubblico; il «Bando cultura sostenibile» destinato a potenziare la sostenibilità delle organizzazioni culturali, con un occhio speciale per i giovani e le realtà di piccole dimensioni.