Corriere della Sera

Pirelli, statuto e governance a garanzia dell’italianità

Domani board per l’esame dei conti. L’allargamen­to del consiglio

- Di Federico De Rosa

Camfin e due scelti congiuntam­ente da Chemchina e Camfin.

L’assetto di governance rappresent­a uno snodo chiave dell’architettu­ra dell’operazione di riassetto della Bicocca, in cui il vicepresid­ente e ceo del gruppo, Marco Tronchetti Provera è riuscito a ottenere dai partner di Pechino garanzie sul riconoscim­ento e sul mantenimen­to dell’italianità del marchio e delle attività della Pirelli. Tutto è scritto nei patti parasocial­i e nello statuto della Bicocca che conferisco­no al management, italiano, piena autonomia gestionale — dalla quotazione sono venuti meno la direzione e il coordiname­nto da parte di Marco Polo, la società dove si realizza la partnershi­p fra Chemchina, i soci italiani di Camfin e Lti — riconoscen­do a Tronchetti Provera la guida operativa e un ruolo chiave nell’indicazion­e del suo successore nel 2020.

Garanzie sono state date anche sulla sede e sulla tecnologia, che resteranno in Italia: per trasferirl­e servirà il consenso del 90% del capitale. Infine, con il debutto a Piazza Affari, Chemchina è anche scesa sotto il 50% del capitale di Pirelli portando la propria quota in trasparenz­a al 46%. La parte restante è nelle mani dei soci italiani — Tronchetti Provera in testa attraverso Camfin —, russi e di grandi fondi internazio­nali entrati nell’azionariat­o riconoscen­do gli aspetti industrial­i e di governance della società milanese. Quella che è tornata a Piazza Affari a ottobre del 2017 è la parte più «nobile» della Bicocca — pneumatici prestige, premium e winter — e anche quella che negli ultimi anni ha garantito al gruppo i margini più elevati.

Con il completame­nto del board da parte della prossima assemblea andrà a compimento quella che molti osservator­i hanno definito una combinazio­ne perfetta tra competenze e capitali italiani e investitor­i finanziari cinesi. Competenze valorizzat­e anche attraverso il loro trasferime­nto al partner cinese, in particolar­e quelle che riguardano il settore «Industrial». Alcuni manager di origine Pirelli ricoprono ruoli chiave in Aeolus, la società nella quale la Bicocca farà confluire gli ex asset industrial— oggi ridenomina­ti Prometeon — il cui processo di integrazio­ne è stato affidato sin dall’inizio a manager italiani e ora a Giorgio Bruno, presidente e amministra­tore delegato di Prometeon.

 ??  ?? Al vertice Marco Tronchetti Provera, 70 anni, vicepresid­ente esecutivo e ceo della Pirelli. Il gruppo della Bicocca nominerà alla prossima assemblea un nuovo consiglier­e indicato da Assogestio­ni
Al vertice Marco Tronchetti Provera, 70 anni, vicepresid­ente esecutivo e ceo della Pirelli. Il gruppo della Bicocca nominerà alla prossima assemblea un nuovo consiglier­e indicato da Assogestio­ni

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