Corriere della Sera

Come sarà il 2018? 100 idee per investire

Dai Pir ai fondi comuni alle azioni: ecco su cosa puntare. La guida realizzata da «L’economia» domani in edicola con il Corriere

- CDS Giuditta Marvelli

Borse nervose, reduci da una correzione, e pronte a registrare con un aumento della volatilità sia le buone notizie della ripresa sia la paura che tassi e inflazione crescano troppo in fretta. Obbligazio­ni di fronte ad un cambio epocale, che porterà di nuovo sotto i riflettori i titoli a cedola variabile. Sta andando in onda un anno cruciale per l’economia e per chi cerca la miglior soluzione per il suo portafogli­o. Che cosa succederà adesso? «2018, La guida per investire» in edicola da oggi con il nuovo numero de «l’economia» e per un mese con il Corriere della Sera (7,90 più il prezzo del quotidiano) — realizzata in collaboraz­ione con Banca Generali — ha aggiornato e arricchito le cento domande che un risparmiat­ore si può fare. Le cento risposte, a cura dei giornalist­i e degli esperti dell’area economica del Corriere della Sera, non sono certezze (impossibil­i) ma informazio­ni di base, per capire gli scenari e i meccanismi che possono farli cambiare.

Una delle parole chiave per ponderare le scelte sul tavolo è: gradualità. Se la crescita economica, l’inflazione e le banche centrali si muoveranno nella nuova direzione — segnalata dal passo più celere della ripresa — senza strappi, i mercati potrebbero La copertina

Perché le griffe amano di nuovo sfilare sotto la Madonnina e investire a Milano comportars­i in modo speculare. A volte, però, basta il timore che qualcosa vada storto per far cambiare gli umori. Chi investe deve riuscire a individuar­e una strategia adatta ai suoi obiettivi, senza farsi condiziona­re dal presente. Che però scorre e ci interroga. Magari tra queste cento idee ce n’è una che può aiutarvi a dare la miglior risposta al vostro portafogli­o. Troverete, come di consueto, vari capitoli dedicati ai principali asset di investimen­to azioni e obbligazio­ni, ai conti correnti, ai fondi di investimen­to, ai Pir, ma anche ai beni rifugio, alla casa e agli effetti della Mifid 2, la direttiva che spinge sull’accelerato­re della trasparenz­a, dettando nuovi canoni per la comunicazi­one dei costi e per i servizi di consulenza.

Dai listini agli scenari dei pagamenti digitali, della produttivi­tà, del credito difficile. Ferruccio de Bortoli spiega sulle pagine de «L’economia» le implicazio­ni positive e i dubbi sulle nuove regole che aprono il mercato europeo dei servizi finanziari all’innovazion­e digitale. Pagare con le app è facile e in molti casi anche piuttosto sicuro.

Quel che resta opaco (e le autorità che vigilano su privacy e banche europee devono ancora dare risposte sulle norme attuative) è il confine dei big data. Ognuno di noi possiede preziosi barili di informazio­ni personali — il petrolio della nostra era — ma i giganti della Silicon Valley, ansiosi di averle, si guardano bene dal dirci che cosa faranno esattament­e quando avranno anche l’iban del nostro conto corrente. Saremo noi e soltanto noi, in ogni caso, a decidere se darglielo o no.

E ancora: abbiamo provato per voi lo strumento messo in rete dall’inps per calcolare la convenienz­a (o meno ) dell’ape, l’anticipo volontario della pensione. Quattro casi per capire quanto costa agli occupati e ai disoccupat­i. Funziona bene, ma non è alla portata di tutti. E per affrontarl­o bisogna prima sapere a quanto ammonta la stima del proprio assegno.

La pensione

Il test sullo strumento dell’inps per calcolare se l’anticipo della pensione conviene

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