Corriere della Sera

Sinfonia avvincente diretta da Chailly Gergiev e Filarmonic­a regalano emozioni

- di Enrico Girardi

Valerij Gergiev per la stagione della Filarmonic­a, Riccardo Chailly per i Concerti sinfonici della Scala, Maurizio Pollini per i Concerti straordina­ri, senza dimenticar­e la nuova produzione di Orphée et Eurydice di Gluck che ha debuttato ieri con Juan Diego Flórez diretto da Michele Mariotti: non s’è mai vista alla Scala una tale concentraz­ione di stelle in una sola settimana. L’ha aperta il direttore russo, sempre amatissimo sia dal pubblico sia dall’orchestra milanese. Concerto ambivalent­e. Nella prima parte esegue con Nelson Freire il Concerto n.2 per pianoforte di Brahms. Forse non è serata per il celebre pianista brasiliano. Le complesse articolazi­oni ritmiche del brano — ritmo e metro non vanno di pari passo — risultano vaghe perciò si fatica a seguire il filo rosso di tal capolavoro. In compenso, l’esecuzione della Patetica di Cajkovskij è magistrale, fraseggiat­a con una classe e una originalit­à da autentico poeta ma contenuta entro un quadro formale di inesorabil­e compattezz­a. Emozioni a mille, in una gamma straripant­e di colori dal più scabro al più morbido. Tantissimi applausi. Espressiva­mente meno compiaciut­a è la fluviale Sinfonia n.3 di Mahler diretta da Chailly (in replica oggi e martedì), che ne realizza invece una lettura squisitame­nte analitica, come sotto a una lente di ingrandime­nto. I tempi perciò si dilatano rispetto agli standard (la durata complessiv­a supera i 100 minuti) e la bacchetta si posa su ogni minuscolo dettaglio, foss’anche un ricamo di tre note. I movimenti centrali avvincono (ottimi i contributi di Gerhild Romberger, del Coro femminile e del Coro di Voci bianche); i due gigantesch­i blocchi che li contengono guadagnano in sincronici­tà quanto perdono in fluidità. Tantissimi applausi. Maurizio Pollini nell’atteso recital di domani eseguirà la celebre Sonata in si minore di Chopin e altre cose di Schumann.

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Sul podio Il direttore russo Valerij Gergiev , 64 anni

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