Il ritorno di Niang Mazzarri lo vuole per abbattere il tabù Verona
TORINO Forever Niang (foto), oggi a Verona l’attaccante francosenegalese tornerà nel tridente granata, al fianco di Belotti e Iago Falque. Brutta bestia l’hellas per Mazzarri: un 2-2 contro gli scaligeri gli costò, nel novembre 2014, l’esonero dall’inter. Forse un pretesto, Mazzarri taglia corto: «Non penso alla cabala, ma alla partita che devo affrontare». La cabala, invece, dice che i veneti sono il bersaglio preferito di Niang: 3 gol in 4 sfide. Per sempre giovani, ma ora disposti a crescere con la cura Mazzarri. Sprazzi di cielo sereno nel rapporto tra Adem Ljajic. A 26 anni pare che il serbo abbia capito che (calcisticamente) è arrivato il momento di crescere. Certo, oggi partirà in panchina, per la settima volta consecutiva. Mazzarri spiega: «Adem ha capito che voglio giocatori in grado di interpretare entrambe le fasi». Chi stavolta potrebbe sedersi in panchina, al fianco di Ljajic, sarà Daniele Baselli. Deludente la sua prestazione nel derby. Mazzarri lo difende: «Il campionato è lungo, ci posso essere dei momenti di appannamento. Gli allenatori servono a superarli». Ora bisogna superare la sconfitta nel derby. Per questo l’allenatore vuole «un Toro con un’anima, capace di giocarsela con tutti». Parola di Mazzarri: «Sono il garante dei tifosi, voglio che i miei giocatori diano sempre il massimo. Pena, l’esclusione dalla rosa».