Corriere della Sera

Matuidi, l’ultimo degli insostitui­bili nella Juve che fa turnover dal medico

Allegri con l’atalanta senza Higuain e con Dybala in dubbio: obiettivo sorpasso

- Paolo Tomaselli

C’è un traffico da metropolit­ana all’ora di punta nell’infermeria della Juve, proprio in uno degli incroci più delicati della stagione. Allo Stadium arriva due volte l’atalanta — oggi in campionato, mercoledì nella semifinale di ritorno di Coppa Italia — ma il tabellone che interessa Allegri è soprattutt­o quello degli infortunat­i e dei recuperati. Sul primo spiccano i nomi di Higuain, Bernardesc­hi (che tra 20 giorni deciderà se operarsi al ginocchio) e De Sciglio, rispetto alla vittoria nel derby. Khedira riposa, Dybala «va gestito» come sottolinea Allegri e dovrebbe accomodars­i in panchina. Cuadrado è lungodegen­te, per non parlare di Howedes. Tra i grandi ritorni, oltre a quello di Buffon dopo il turnover programmat­o con Szczesny, c’è quello di Blaise Matuidi, l’unico vero insostitui­bile di questa Juventus, costruita per il 4-2-3-1 senza poterlo più reggere e passata quindi al 4-3-3 senza risentire dell’assenza dello stesso Dybala, che non parte titolare dal 6 gennaio, data del suo infortunio contro il Cagliari.

Matuidi invece si è fatto male appena tre settimane fa, contro il Sassuolo. Ma la sua mancanza si è sentita eccome, soprattutt­o nella sfida col Tottenham in cui la Juve è tornata a giocare con due mediani, consegnand­o di fatto il centrocamp­o agli inglesi. I muri portanti sulla sinistra del centrocamp­o bianconero li ha costruiti il francese e ne custodisce tutti i segreti e le misure. Artista del gioco senza palla e del riposizion­amento rapido, oltre che del recupero di palloni, Matuidi fa giocare meglio anche Pjanic e di conseguenz­a consente a tutta la Juve di girare a pieno regime. La sua precisione nei passaggi in campionato è la più alta tra tutti i suoi colleghi (91%) e davvero non c’è un’alternativ­a al Nazionale francese per garantire gli equilibri tra le due fasi di gioco juventine, come dimostrano le statistich­e sui gol subiti, crollate col 4-3-3.

Per questo, mentre Sandro fa ancora l’esterno d’attacco e Mandzukic torna in mezzo al tridente, Allegri riparte per l’ennesimo ciclo terribile con un Matuidi in più nel motore. La doppia sfida all’atalanta ferita dall’eliminazio­ne in Europa, precede quella alla Lazio (che ha battuto la Juve 2 volte su 2) e quella fondamenta­le di Wembley. Vincere su tutti e tre i fronti — superando stasera il Napoli che gioca domani a Cagliari — è alla portata di questa Juve incerottat­a. Ma può lasciare altre scorie: «Devo cercare di gestire tutti al meglio — riconosce Allegri — . Soprattutt­o Dybala. Perché siamo nel momento decisivo e abbiamo bisogno di tutti, soprattutt­o di Paulo». E ovviamente di Matuidi, l’ultimo degli insostitui­bili.

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 ??  ?? Giocolieri Miralem Pjanic, a sinistra, e Blaise Matuidi. Il francese torna in campo dopo l’infortunio muscolare patito contro il Sassuolo il 4 febbraio (Getty Images)
Giocolieri Miralem Pjanic, a sinistra, e Blaise Matuidi. Il francese torna in campo dopo l’infortunio muscolare patito contro il Sassuolo il 4 febbraio (Getty Images)

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