Corriere della Sera

La svolta in Germania «I costi per la sicurezza ora li paghino i club»

Il ministro: un buon giorno per i contribuen­ti

- di Paolo Valentino DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Dovrà essere la Lega calcio tedesca (Dfl) a pagare in futuro i costi straordina­ri per la sicurezza, in occasione di partite ad alto rischio. Lo ha deciso in seconda istanza l’alto Tribunale Amministra­tivo di Brema, accogliend­o la richiesta del Land, che da due anni pretendeva il rimborso di 415 mila euro, spesi nella primavera del 2015 per mobilitare centinaia di poliziotti durante l’incontro Werder Brema–amburgo.

È una sentenza che potrebbe fare storia, non soltanto in Germania. Il tema se i costi della sicurezza nel calcio debbano essere a carico dei contribuen­ti, com’è il caso oggi, ovvero dei club, viene discusso da anni in tutta l’europa. In Italia, per garantire l’ordine pubblico negli stadi, lo Stato fronteggia un esborso di circa 45 milioni di euro l’anno. Dal 2014, un provvedime­nto del governo Renzi, duramente contestato da società e Lega, ha imposto ai club di farsi carico solo di una minima parte (meno del 3 per cento) degli oneri.

La sentenza tedesca apre scenari del tutto inediti. I giudici infatti hanno considerat­o legittime le richieste delle autorità di Brema, poiché la Lega è co-organizzat­rice di una manifestaz­ione votata al profitto e deve necessaria­mente accollarsi i costi in eccesso, legati a evitare potenziali incidenti, scontri, danneggiam­enti all’arredo urbano.

È una motivazion­e che potrebbe incoraggia­re ad agire anche altri Land, finora restii a seguire la linea dello scontro frontale con le autorità calcistich­e scelta da quello di Brema. Tanto più in una situazione di tagli alla spesa pubblica. «Una buona giornata per chi paga le tasse», ha detto il ministro degli Interni della città-stato anseatica, Ulrich Maeurer, l’uomo che ha portato la Dfl in tribunale. «Di fronte alla crescente forza economica del calcio profession­istico, la sentenza tocca la corda giusta», ha commentato il suo collega della Renania-palatinato, Roger Lewentz.

La Lega calcio tedesca è in allarme per un provvedime­nto che potrebbe costare milioni di euro ai suoi club. Il presidente, Reinhard Rauball, ha annunciato di voler fare ricorso presso il Tribunale Amministra­tivo Federale e di essere pronto eventualme­nte ad andare fino alla Corte Costituzio­nale: «La sicurezza pubblica è uno dei compiti fondamenta­li dello Stato. Causa della violenza non è il calcio, ma quelli che lo usano come occasione per scatenarsi». L’argomento più forte di Rauball è che «la lotta a chi commette violenze non può essere privatizza­ta, ma deve rimanere compito della polizia».

Già, ma nessuno, né i giudici, né il Land, ha evocato l’uso di milizie private contro gli hooligan, tantomeno messo in discussion­e il monopolio statale della violenza. La sentenza di Brema dice soltanto che è giusto, nel momento in cui una partita richiede la mobilitazi­one di forze di polizia in aggiunta a quelle impiegate normalment­e, che i costi in eccesso siano coperti dai club, i quali dall’evento ricevono lauti guadagni.

La replica della Lega calcio: «La sicurezza pubblica è uno dei compiti dello Stato»

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(Reuters) Disordini Poliziotti impegnati a Dortmund

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