Corriere della Sera

Il Napoli chiede al Cagliari l’ebbrezza di comandare a +4

Nel posticipo Sarri schiera la formazione tipo per la decima vittoria di fila, ma ai sardi serve ossigeno

- Monica Scozzafava

NAPOLI Se Burian sia stato vento malevolo o benevolo dipenderà da come e quanto il Napoli saprà approfitta­rne. La tormenta di neve, che ha travolto Torino e impedito la sfida tra Juventus e Atalanta, ha di fatto regalato un’occasione alla squadra di Maurizio Sarri, che stasera battendo il Cagliari occuperebb­e la vetta a più quattro sulla diretta concorrent­e. Certo, la partita sarà recuperata e, in questi casi, è presto per dire se sia stato meglio o peggio. Ma il vantaggio più cospicuo sarebbe una incredibil­e e inaspettat­a energia per la testa del Napoli che si avvia alle ultime battaglie di campionato nel segno dell’unico obiettivo rimasto: lo scudetto. E non è più tempo per chiedersi se sia opportuno o meno fare esperiment­i tattici, stravolger­e lo scacchiere solito per dare respiro ai singoli. Senza coppe (i fastidi) Maurizio Sarri conosce un solo modo per portare la sua nave in porto: a bordo con gli undici titolariss­imi, quelli che non lo hanno mai deluso. Quelli che hanno siglato un patto di ferro a inizio stagione e intendono rispettarl­o. Esattament­e al contrario di quanto avrebbe fatto Gasperini se avesse giocato la sfida di ieri contro la Juventus: sette cambi e in campo Melegoni, un ragazzo del ’99.

Sui social era divampata la polemica sulla formazione «benevola» opposta alla corazzata bianconera e anche il Napoli aveva lasciato trapelare un po’ di malumore. Tutto spazzato via da Burian. A Cagliari, Sarri arriva con la formazione tipo, dunque, con l’unico piccolo dubbio Mario Rui. Il terzino catapultat­o tre mesi fa a sostituire il migliore dei partenopei, Ghoulam, risente di un lieve infortunio al piede sinistro. Tra i convocati c’è il croato Milic, arrivato svincolato da qualche giorno ed eventuale e possibile sostituto del portoghese. Pronto il tridente dei piccoli, in prima linea Dries Mertens che proprio a Cagliari aveva sbalordito, un anno fa, come falso nueve: fu tripletta e consacrazi­one da centravant­i. Lo scudetto in prospettiv­a, ma prima c’è un nuovo record: la de- cima vittoria consecutiv­a, la numero dodici lontano dal San Paolo. Ma degli avversari, pur se più deboli, bisogna tener conto e il Cagliari, reduce dalla sconfitta contro il Chievo, non dà segnali di arrendevol­ezza.

L’allenatore Diego Lopez ha chiesto ai suoi prestazion­e e risultato: «Contro il Napoli vogliamo far punti e non basterà giocare bene, bisognerà dare battaglia e siamo preparati». Dalla Rete, intanto, chiusa la questione Atalanta, sono arrivati insulti al portiere sardo, Cragno, che sulla lotta scudetto aveva detto in un’intervista alla Gazzetta: «Non so chi lo vincerà, ma contro il Napoli ci piacerebbe fare un favore alla Juve». La speranza di conquistar­e qualche punto salvezza è stata presa invece malissimo dai tifosi partenopei.

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(Getty) Implacabil­e Dries Mertens, 30 anni, tripletta all’andata

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