Hosseini: «Un libro per i rifugiati»
Un bambino dorme, il padre veglia su di lui, intorno c’è solo il mare: il nuovo libro dello scrittore afghano naturalizzato americano Khaled Hosseini sarà una preghiera laica dedicata ai rifugiati, e un modo per ricordare Alan Kurdi, il bimbo siriano trovato morto sulle spiagge turche nel 2015. Ad annunciare l’uscita del libro in contemporanea mondiale il 30 agosto, è stata la casa editrice Sem-società Editrice Milanese, che lo pubblicherà in Italia: si intitolerà Sea Prayer («Preghiera del Mare») e segna il ritorno in libreria dell’autore di Il cacciatore di aquiloni (2003) e Mille splendidi soli (2007, Piemme).
«Ci troviamo nel mezzo di una crisi migratoria di enormi proporzioni — ha dichiarato Khaled Hosseini, tra l’altro goodwill ambassador dell’unhcr, l’alto commissariato Onu per i rifugiati —. Sea Prayer vuol essere un tributo a milioni di famiglie che come quella di Alan sono state costrette ad abbandonare il proprio Paese e la propria vita e sono state distrutte e violentate dalla guerra e dalla persecuzione».
L’autore devolverà i proventi del libro all’unhcr e alla Fondazione Hosseini, per i rifugiati. «È uno dei più grandi scrittori del nostro tempo — ha affermato Maria Giulia Castagnone, editor di Sem Libri — che sa interpretare le tragedie di oggi con straordinaria sensibilità e partecipazione. Questa breve storia toccherà il cuore dei lettori di ogni età». Il libro, nato in collaborazione con Unhcr, sarà illustrato dall’artista inglese Dan Williams.