Il soprassalto di serietà mai arrivato
Epoi ci si chiede se dal male non potesse nascere il bene, se per esempio dal disastro dei treni nel ghiaccio, che un tempo si sarebbe detto eurocentricamente: roba da Terzo Mondo, non potesse nascere in questo scorcio finale di noiosa e psicotica campagna elettorale un soprassalto di serietà, per dire un piano di ammodernamento delle ferrovie con certi costi, certi tempi, eccetera eccetera. Ma no. Il ministro dem dei Trasporti Graziano Delrio, anziché cospargersi il capo di cenere perché le infrastrutture ferroviarie di cui è politicamente responsabile, dà la colpa del disastro al sindaco pentastellato di Roma, Virginia Raggi, e il sindaco di Roma dà la colpa a Delrio. Una reazione inconsulta, e gli elettori con la tentazione astensionistica si chiedono che credibilità possano avere figure politiche che dimostrano tanta incompetenza nella gestione delle cose pubbliche. Un sussulto di serietà. E invece. E invece il numero uno del Carroccio Matteo Salvini, che probabilmente non avrà preso un treno per pendolari in vita sua, occupa il tempo criticando la Disney perché la protagonista del prossimo capitolo di «Frozen» potrebbe essere lesbica. In campagna elettorale. Un leader che si vuole premier. Critica la Disney. Per gli orientamenti sessuali della protagonista di «Frozen». Facendo attenzione a ogni singola parte della frase, vi sembra possibile? È possibilissimo, anzi è avvenuto. Vi sembrava possibile, del resto, che la campagna elettorale stesse trasformandosi pericolosamente in una parodia degli scontri tra fascisti e comunisti del secolo scorso? È possibile, è accaduto. È accaduto che migliaia di passeggeri siano rimasti intrappolati nei treni per dieci centimetri di neve. E vero, non è una fake news propalata dai dormienti hacker russi, che proprio hanno deciso di deludere i complottisti che confidavano nelle loro azioni torbide. Ora si conclude la campagna elettorale e nessuno che dica cosa voglia fare dei treni che milioni di italiani prendono.