Sfida al Zingaretti bis da Parisi e Lombardi E c’è il rebus Pirozzi
Nel Lazio il centrosinistra corre unito
Il centrosinistra unito, ROMA caso unico nel panorama nazionale. Il centrodestra insidiato da Sergio Pirozzi, che con la sua lista civica rischia di sottrarre voti a Stefano Parisi. E i pentastellati che con Roberta Lombardi sognano di ritrovarsi il 5 marzo in un’italia a Cinque stelle: governo, Regione Lazio e Campidoglio. Sono nove i candidati che si contenderanno la presidenza della Pisana, 19 le forze in campo. Corre per il secondo mandato il governatore uscente, Nicola Zingaretti, che è riuscito a ricompattare la coalizione mentre alle Politiche il Pd andrà da solo senza l’appoggio di Liberi e Uguali.
Se i leader di centrodestra si sono accordati sulla scelta di Stefano Parisi, non potranno contare invece sull’appoggio del sindaco di Amatrice: nonostante le richieste di farsi da parte, il primo cittadino del comune colpito dal sisma ha tirato dritto incassando il sostegno dei liberali della lista Nathan (decisivo per la raccolta di firme l’intervento di Francesco Storace). Accusato di aver spaccato il fronte dell’alleanza, in primis con la presidente di FDI Giorgia Meloni, in un dibattito di ieri Pirozzi è passato al contrattacco: «Se il centrodestra perderà non mi sentirò responsabile. Sono d’accordo tutti, c’è stata una spartizione a tavolino». Allusione alla logica dei contrappesi in Lazio e Lombardia. Retroscena evocato anche da Roberta Lombardi, che ha disertato la tribuna te- levisiva: «Un confronto a nove non è un confronto. Dai veri confronti Zingaretti è sempre scappato». Tra le sorprese di queste Regionali spuntano veterani della politica come Giovanni Paolo Azzaro, ex assessore comunale nella giunta Carraro (fine anni Ottanta) che si presenta con il simbolo della Dc. Capolista di Civica popolare-lorenzin, che nel Lazio compete da sola mentre a livello nazionale è alleata del Pd, Jean-léonard Touadi: ex delegato alla Sicurezza ai tempi di Veltroni (2006) con una parentesi in Parlamento nelle file dell’idv. Corrono da presidenti anche Elisabetta Canitano (Potere al popolo), Stefano Rosati (Riconquistare l’italia) e Mauro Antonini (Casapound).