Cem Çinar e il salone dei nomi nuovi
Tenetelo d’occhio. Cem Çinar è arrivato a Milano con il suo brand francese Rouge Margaux in qualità di special guest del White, una delle fiere (l’altra è Super) che vanno in scena durante la Milano Fashion Week, arricchendola con marchi artigianali e di ricerca. Çinar, 27 anni, origini turco-olandesi, cresce a Parigi. Studi alla Esmod, dopo esperienze da Y Project e Rick Owens, nel 2016 crea la sua griffe multiculturale.
«Non mi pongo limiti sull’utilizzo e l’accostamento di tessuti e colori», racconta. È una donna un po’ Lady Oscar la sua, irriverente, coraggiosa e gentile. Indossa giacche da uomo che hanno le maniche aperte tenute insieme da lunghi gioielli dorati, il pantalone gonna tagliato al polpaccio con le bande laterali e maglie sempre con le maniche un po’ aperte, dettaglio che ricorre anche sul caban rosso che sembra suede.
Il vestito armatura in tessuto damascato rosso e oro con il cappuccio è lungo fino ai piedi e formato da pannelli che si aprono come spacchi nascosti: fa immaginare saghe di dame e cavalieri al chiaro di luna.
«È elettrizzante espandere gli orizzonti qui. Questo abito l’ho creato per Milano», dice lo stilista (già venduto da Tiziana Fausti e altri multibrand) mostrando un abito rosso in jersey con il collo alto con le lettere gioiello a creare la parola «Amore» (nella foto).
White chiude con + 16 % di visitatori. Il salone patrocinato dal Comune di Milano con i suoi 551 espositori (+7,83% rispetto a febbraio 2017) di cui 163 esteri (+12,4%) si espande e monopolizza quattro hub del Tortona Fashion district. Piattaforma che mette in contatto medie imprese e artigiani con i buyer. E White Studio ai giovani talenti che espongono le proprie collezione offre la possibilità di ottimizzare i costi alloggiando all’interno della struttura.