Corriere della Sera

Il mio amante vuole chiudere Ma io non voglio rinunciare a lui

- Di Greta Sclaunich

«Com’è possibile che un uomo che decide di chiudere una relazione decida anche di rimanerti ancora accanto, ostinatame­nte vicino e presente»?». L’ultima mail di Vittoria finisce così. Ha quarant’anni e mi ha scritto per raccontarm­i della sua vita divisa a metà: da un lato il marito e i figli, dall’altro un uomo più giovane con cui da tempo ha una relazione (trovate la sua storia su http://27esimaora.corriere .it/sessoeamor­e/). Che non riesce a troncare, malgrado lui ora chieda «ordine e chiarezza». Insomma, una vita diversa in cui lui non è più l’amante ma cerca (e forse trova) una donna libera per costruire una famiglia sua. Per Vittoria, una decisione difficile da accettare: senza di lui, scrive, «mi manca l’aria». La sua storia spiega molte dinamiche che spesso non riusciamo a capire di fronte alle relazioni extraconiu­gali. Perché — ci chiediamo — lui o lei non lascia il consorte per mettersi con l’altra/o?

O, al contrario, perché non lascia l’altra/o se sa che la relazione ufficiale non può o non vuole chiuderla? Vittoria, fra le righe, spiega le sue ragioni. Leggendo la sua storia si intuisce che in qualche modo lei ha trovato un equilibrio che la fa stare bene e al quale non è pronta a rinunciare. Tanto che la decisione di lui di chiudere, o meglio di andare oltre l’aspetto passionale della relazione, la fa tremare: «Insieme irradiamo luce», racconta. Una luce che la fa stare bene e che, dice, «mi sono portata a casa, nel letto coniugale fatto di sesso svogliato e ripetitivo, osando un po’ di più, amando un po’ di più». Niente sensi di colpa nei confronti del marito, con il quale pare vada meglio. Ma nemmeno progetti insieme all’amante. La sua storia, oggi, ha ancora un finale aperto. gretascl

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