Blackrock sale al 5% in Mediobanca e Unicredit
Nell’incertezza del risultato elettorale, l’americana Blackrock manda un segnale di fiducia verso l’italia. Dalle comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti, emerge che il 28 febbraio il più grande asset manager del mondo, con 6,3 trilioni di dollari di asset gestiti, è tornato sopra la soglia del 5% in Unicredit, con una quota del 5,015%; ed è salito fino al 5,005% in Mediobanca, dove non aveva mai controllato una posizione così consistente. In particolare, la quota in Unicredit è costituita per il 4,831% da diritti di voto riferibili ad azioni, per lo 0,122% da «partecipazione potenziale» e per lo 0,052% da altre «posizioni lunghe». Sulla quota in Piazzetta Cuccia, detenuta indirettamente attraverso 15 società di gestione controllate, Blackrock detiene invece i diritti di voto sul 4,505% del capitale, mentre un altro 0,123% è registrato come «partecipazione potenziale» grazie a un contratto di prestito titoli e uno 0,387% come «altre posizioni lunghe». Dopo la scommessa al ribasso contro l’italia lanciata dall’hedge fund Bridgewater di Ray Dalio, Larry Fink, co-fondatore e Ceo di Blackrock, punta su un esito opposto dopo il voto di domani. Per ora lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, poco sopra quota 130, sembra dargli ragione. Nonostante la paura di nuove guerre commerciali, dopo i nuovi i dazi di Donald Trump.