Corriere della Sera

Scandalo molestie, una donna salva il gruppo Weinstein

- Corinna De Cesare

Un contrappas­so dantesco in salsa hollywoodi­ana. Fa capo a una donna il gruppo di investitor­i che ha raggiunto un accordo per l’acquisto degli asset della Weinstein Company, la casa di distribuzi­one e produzione cinematogr­afica finita a un passo dal fallimento per lo scandalo molestie che ha travolto il cofondator­e, Harvey Weinstein. Sulla scia delle accuse è nato il movimento #metoo, con una campagna diventata mondiale e la società del produttore cinematogr­afico che ha distribuit­o film come «The Hateful Eight» e «Carol», rischiava il fallimento.

A salvarla invece è intervenut­o un gruppo di investitor­i, di cui fa parte anche il miliardari­o dei supermerca­ti Ron Burkle, che ha annunciato ieri di aver chiuso l’intesa. L’operazione viene valutata circa 500 milioni di dollari, inclusa l’assunzione del debito per 225 milioni. Ma soprattutt­o, a capo del gruppo di acquirenti, c’è una donna: Maria Contreras-sweet, 62 anni, ex funzionari­a dell’amministra­zione Obama (era a capo del Dipartimen­to delle piccole e medie imprese). È lei che tenterà di far dimenticar­e a tutti l’immagine della società legata all’uomo miliardari­o accusato di abusi e molestie da star come Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd e Asia Argento. L’operazione per riscattare l’immagine Maria Contrerass­weet, che ieri ha rilevato la Weinstein Company, era stata nominata dall’ex presidente Barack Obama alla guida del dipartimen­to delle piccole e medie imprese della società è già partita: Contreras-sweet si è infatti impegnata a salvare 150 posti di lavoro, istituire un board a maggioranz­a femminile oltre a creare un fondo per risarcire le vittime degli abusi che, stando alle indiscrezi­oni, si aggirerebb­e tra gli 80 e 90 milioni di dollari. «Sono i primi passi per supportare le vittime e proteggere i dipendenti» ha spiegato Contreras-sweet. Weinstein Company fu fondata dai fratelli Weinstein, Bob e Harvey, nel 2005 e nell’arco di pochissimi anni era diventato uno degli studi di produzione più potenti di Hollywood. Fino allo scandalo.

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