Corriere della Sera

Cutrone, un gol per far felice Li e mantenere il buon umore

- Arianna Ravelli

MILANO A Gattuso ha disubbidit­o solo in una cosa: non si è fidanzato (non ancora, almeno: le ammiratric­i non mancano). Per il resto Patrick Cutrone è il prototipo del giocatore che il tecnico rossonero vorrebbe sempre avere nel suo gruppo. «Intinto nel veleno», è la frase che gli si sente ripetere più spesso per parlare di questo ragazzo di 20 anni, da Parè (paesino in provincia di Como, dove continua a vivere con i genitori, a giocare a ping pong con amici e cugini, facendo la spola con Milanello), che ha avuto un peso così grande nell’indirizzar­e la stagione del Milan. È stato un suo gol in un altro derby, quello di Coppa Italia del 27 dicembre, ad aver dato il via alla rincorsa rossonera, inizio di una serie di 13 risultati utili consecutiv­i. Il ragazzo ha carattere, quindi ce l’ha brutto, come avrebbe detto Montanelli: di sicuro, ha quello giusto per uno che deve pensare solo al gol. Di lui, dicono infatti che diventi intrattabi­le in tre circostanz­e: se non gioca, se non vince, se non segna. Quando la faccia diventa troppo scura, ci pensano nello spogliatoi­o, come rivela a Milan

Una vittoria per una doppia missione. L’inter vuole festeggiar­e i 110 anni di storia che cadranno il 9 marzo, Mauro Icardi il gol numero 100 in serie A. Il 168° derby di campionato sarà forse l’ultimo del capitano, di nuovo al servizio di Spalletti dopo quattro turni di stop per infortunio. E quattro sono anche le reti realizzate dall’argentino negli ultimi due confronti di campionato con il Milan. La tripletta di ottobre resta il punto più alto della stagione di Icardi, a secco dalla trasferta del 5 gennaio a Firenze, ormai due mesi fa.

L’ultimo derby di Coppa Italia è stato il labirinto in cui si è persa l’inter, che si affida al suo capitano per uscirne e riprendere così la volata Champions. Se c’è una possibilit­à (minima in realtà) che Icardi rimanga all’inter è legata proprio alla qualificaz­ione in Champions. A 25 anni da poco compiuti, l’argentino non può attendere oltre per esordire nella più importante competizio­ne europea, con o senza l’inter.

Icardi gioca per i nerazzurri e per sé. Il c.t. dell’argentina Jorge Sampaoli l’ha lasciato Tv uno che l’ha preso in simpatia, il capitano Leonardo Bonucci: «A volte prende qualche richiamo, perché, per la giovane età, guarda al “gioco-non gioco”. Ma in una squadra non è importante, lo è andare nella stessa direzione. Patrick ha il talento di chi vuole arrivare e di chi non molla niente».

Ultimament­e, comunque, si sono sprecati i sorrisi, visto che i gol di Patrick sono diventati 14 e ora diventa difficile immaginare qualcun altro al centro dell’attacco, anche se ieri Gattuso — nell’allenament­o sotto la neve a Milanello — lo ha alternato a Kalinic. Il croato, che deve tenere a bada un fastidioso principio di pubalgia, deve farsi perdonare il gol che ha sbagliato nel finale del secondo tempo supplement­are contro la Lazio: a Gattuso il compito di recuperarl­o, magari dandogli un’altra chance a gara in corsa nel derby, quando le fatiche di Coppa potrebbero cominciare a farsi sentire e i cambi del tecnico dunque rivelarsi decisivi. Ma all’inizio, avanti con il blocco delle ultime due imprese all’olimpico (Gattuso, al momento, non conosce la parola turnover) e quindi avanti con Cutrone. Il numero di maglia, 63, è l’anno di nascita di suo padre Pasquale, avvocato, al quale è legatissim­o, ma anche un modo alternativ­o per il numero 9, che, va detto, al Milan non porta proprio fortuna (basta chiedere ad André Silva, oltre a tutti quelli prima di lui, ma dopo Inzaghi).

San Siro sarà esaurito: sono ancora disponibil­i circa 2 mila biglietti, ma è già stato superato il record storico d’incasso per il campionato, battendo i 3.815.000 euro del derby del dicembre 2016. L’entusiasmo è ufficialme­nte tornato. Sugli spalti ci sarà anche il presidente Yonghong Li, che atterra a Malpensa questa mattina assieme alla sua famiglia e a Xu Renshuo, giovanissi­mo membro del cda Milan. Il presidente ha un buono score fino a qui: ha già assistito a due derby, quello terminato 2-2 appena completato l’acquisto della società, e l’ultimo vinto in Coppa, oltre al successo sul Cagliari. Un’altra vittoria riaprirebb­e la speranza Champions, utilissima anche per i suoi conti.

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