Corriere della Sera

A 21 anni raddoppia l’oro mondiale

L’azzurro domina l’inseguimen­to in Olanda e fa il primato italiano. Balsamo quarta

- Marco Bonarrigo

Gli avevano suggerito di concentrar­si solo sull’inseguimen­to individual­e, la prova più prestigios­a nel programma mondiale del ciclismo su pista, quella con la concorrenz­a più agguerrita. Si vola a 60 all’ora per 4 minuti, affogati nell’acido lattico: servono muscoli freschissi­mi per provare a vincere. Filippo Ganna ha dato retta all’istinto e al suo allenatore, Marco Villa. Per il ragazzo di Verbania i compagni di allenament­o di Montichiar­i sono fratelli da non lasciare mai soli. E così ieri pomeriggio, alle qualificaz­ioni dell’individual­e, Ganna è arrivato coi tre turni della gara a squadre nelle gambe, il record italiano e la medaglia di bronzo condivisa con Consonni, Bertazzo e Lamon. Roba da spaccare la schiena a un mulo, non al corazziere ventunenne di Verbania. Che ha distrutto il vecchio record nazionale (4’13”622), guadagnand­osi la finale per l’oro col portoghese Oliveira, molto più veloce di lui nel primo turno e più fresco per aver rinunciato al quartetto. Sfida persa? Quando al primo chilometro della finale Filippo regalava oltre un secondo a Oliveira, sembrava proprio di sì. Ma Ganna ci ha messo poco a portare a pieni giri il suo motore da fuoriclass­e.

Distacco dimezzato al secondo chilometro, un centesimo a suo favore al terzo, un abisso di oltre un secondo tra lui e il portoghese al quarto.

Un 4’13”607 che è l’ennesimo record italiano e il secondo titolo iridato del verbanese dopo quello di Londra 2016. medaglie per l’italia: oro inseguimen­to per Ganna, bronzo per le squadre maschile e femminile, argento di Scartezzin­i nello scratch In settant’anni di storia della specialità, Ganna è il sesto azzurro a vincere un mondiale: con lui i mostri sacri Coppi, Messina, Bevilacqua, Faggin e Moser. Di Ganna, l’olimpionic­o e compagno di allenament­i Elia Viviani dice: «Filippo non è solo potenza pura. Ha determinaz­ione e serenità che gli permettono di fare qualunque cosa, su pista e fuori». A 18 anni il ragazzo di Verbania strapazzò il resto del mondo alla Roubaix «espoir», su pista ha colleziona­to una dozzina di medaglie. E a gennaio, all’inizio della seconda stagione su strada da profession­ista con la Uae Emirates, si è piazzato terzo dopo le sette tappe della non facile Vuelta San Juan, in Argentina, davanti a specialist­i come Majka, Benoot e Pantano.

Altra eroina azzurra annunciata, Elisa Balsamo. Il suo Omnium (quattro prove in 8 ore) era partito bene in una gara funestata da un terribile incidente. Nello scratch Elisa aveva ceduto solo all’olandese Wild, finendo seconda. Corsa interrotta a lungo per l’investimen­to, da parte della cinese Xiaoujuan, dello starter americano Mccord, ricoverato in ospedale in condizioni gravissime: è in coma farmacolog­ico, ma secondo i medici dovrebbe cavarsela.

Balsamo poi è stata bravina nella Tempo Race (ottava, retroceden­do al terzo posto in classifica) e ottima terza nella prova a eliminazio­ne, che l’ha fatta salire di un posto in graduatori­a. Poi nella corsa a punti Elisa ha perso lo sprint giusto: quarta nella classifica definitiva a un solo punto dal bronzo, andato alla neozelande­se Buchanan. A vent’anni la ragazza di Cuneo ha tutto il tempo di rifarsi.

 ?? (Afp) ?? Talento Filippo Ganna, 21 anni, è alla sesta medaglia in carriera. Giovedì ha vinto il bronzo a squadre. È profession­ista con la Uae Emirates
(Afp) Talento Filippo Ganna, 21 anni, è alla sesta medaglia in carriera. Giovedì ha vinto il bronzo a squadre. È profession­ista con la Uae Emirates

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