Corriere della Sera

Il grande cinema tra Piano Marshall e Hollywood sul Tevere

- Di Aldo Grasso

P er festeggiar­e i primi due anni di vita sul Dtt, Paramount Channel ha presentato un documentar­io che rileva il singolare rapporto che lega la casa cinematogr­afica americana al nostro Paese. The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’italia, scritto e diretto da Marco Spagnoli, racconta infatti come il nostro Paese abbia sempre goduto di un rapporto privilegia­to con la major, fin dal 1912, quando venne girato a Roma il film The Eternal City. E poi, nel 1937, il primo contratto a un’attrice italiana, Isa Miranda (un mezzo fallimento), e poi ancora il grande supporto ad Anna Magnani per vincere l’oscar con La rosa tatuata.

Ma il pregio più grande del documentar­io è di aver messo in luce le figure straordina­rie di due executive italo-americani, Pilade Levi e Luigi Luraschi, arrivati in Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale per rifondare la nostra industria cinematogr­afica: l’idea di produrre film europei, finanziati da fondi americani, è nata in Italia con Paramount. Vasto programma: mettere assieme il Piano Marshall e Hollywood sul Tevere, da Alfred Hitchcock che infila la mano nella «bocca della verità» ad Audrey Hepburn che gira in Vespa. Le testimonia­nze di Gioia Levi e Tony Luraschi, figli dei due produttori, raccontano come i loro genitori non fossero soltanto uomini d’affari, ma come la loro vita fosse interament­e dedicata al cinema. Rispetto a precedenti lavori di Spagnoli sul mondo del cinema, questo suscita qualche perplessit­à per l’uso di giovani attori nella costruzion­e del racconto e per la modestia di alcune interviste. E poi poteva essere la grande occasione per fare luce su un piccolo mistero: il profilo piramidale del Monviso assomiglia in modo incredibil­e al vecchio logo della Paramount. Leggenda vuole che sia stato un emigrante torinese, un operaio specializz­ato in scenografi­e, a sottoporre ai creativi della Paramount una foto del Monviso.

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DON MATTEO Terence Hill
Fiction contro politica: per Rai1 ci sono 7.715.000 telespetta­tori, con il 27,8% di share
MATRIX PRIME Nicola Porro
Politica contro fiction: per Canale 5 ci sono 1.955.000 telespetta­tori, con l’8,4% di share
Vincitori e vinti DON MATTEO Terence Hill Fiction contro politica: per Rai1 ci sono 7.715.000 telespetta­tori, con il 27,8% di share MATRIX PRIME Nicola Porro Politica contro fiction: per Canale 5 ci sono 1.955.000 telespetta­tori, con l’8,4% di share
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