Arrestato un maestro di karate «Abusi sessuali sull’allieva 14enne»
Roma, sul cellulare i messaggi hot. L’uomo, 47 anni, ha plagiato l’amica della figlia
«Ma io l’amo, non posso più stare senza di lei». Dopo il prof del liceo Massimo finito ai domiciliari per aver avuto rapporti sessuali a scuola con una studentessa sedicenne, ora a pronunciare questa frase, per la polizia quasi una sorta di giustificazione per evitare le manette, più che il racconto di un vero sentimento, è un istruttore di karate.
Lui 47 anni, sposato, due figli di 15 e 11, programmatore informatico. Lei appena quattordicenne, studentessa in un liceo, descritta come riservata, un po’ timida, sicuramente provata dall’aver vissuto nell’agosto 2016 il terremoto di Amatrice, perché originaria delle zone distrutte dal sisma, dove si trovava in vacanza nella casa di famiglia.
Nel giro di pochi mesi Roma è ancora scenario di una vicenda che fa discutere e indignare, come quella dell’altro insegnante del Tasso, che inviava messaggi hot alle sue allieve. In questo caso fra sms, chat segrete e Whatsapp la polizia ne ha contati addirittura migliaia, centinaia al giorno — anche duecento —, in quella che per L. C. era diventata una vera e propria relazione con la ragazzina, amica della figlia, con incontri proibiti che adesso hanno portato al domicilio coatto anche il sensei (ovvero il maestro di arti marziali) di una palestra dello stesso quartiere dove organizzava gare ufficiali e trasferte.
L’accusa è di aver consumato atti sessuali con l’allieva minorenne (almeno in tre occasioni, secondo gli inquirenti) «aggravati dal fatto che la persona abusata gli era stata affidata per ragioni di istruzione». A denunciarlo al commissariato San Giovanni è stata la madre della 14enne, insegnante in un altro liceo romano, al quale il figlio maggiore (anche lui allenato dal sensei) aveva raccontato di aver letto alcuni sms sul telefonino della sorella. Testi dal contenuto inequivocabile che hanno incastrato il karateka, conosciuto nel dicembre 2016 dopo che si era iscritta nella palestra, frequentata da tutta la famiglia del maestro.
I primi approcci però, come la vittima ha confermato in audizione protetta, risalgono all’estate scorsa, durante una vacanza in Trentino. Sguardi, carezze, baci. Passeggiate da soli nei boschi. Ma anche confidenze e lusinghe che hanno finito per far avvicinare ancora di più la giovane al quarantenne. Al ritorno a Roma, come accertato dai poliziotti, coordinati dal pool della Procura specializzato in reati sui minori, i rapporti sessuali nel box auto dell’istruttore che, una volta denunciato, ha deciso di raccontare tutto alla moglie, anche lei cintura nera. «E che potevo fare?», è stata la risposta della donna ai poliziotti che le chiedevano come avesse affrontato la cosa.
Le indagini sono appena cominciate. A casa del karateka sono stati sequestrati il personal computer e del materiale informatico. E c’è il sospetto che il quarantenne possa aver beneficiato di qualche complicità.