Il Festival della rinascita per le aree colpite dal terremoto
«L’ho imparato da mia mamma». Imparato a fare la cosa giusta, e a farla con impegno, e poi a soccorrere chi ha bisogno, e imparato a saper ora resistere con pazienza e ora agire con decisione: imparato insomma a far quello che soprattutto una volta e soprattutto nei paesi si sintetizzava con la formula «far bene». Nella semplicità di una constatazione che quasi tutti abbiamo pronunciato almeno una volta nella vita è questo il titolo che nella settimana di tutte le donne — ma sulla mamma ci sono sincronie che vanno misteriosamente sempre oltre — apre la copertina del numero di Buone notizie in edicola gratis domani come ogni martedì con il Corriere della Sera. È la frase con cui Neri Marcorè, in questo caso, racconta la genesi lontana del suo impegno per le Marche — la sua terra — all’indomani del terremoto dell’agosto 2016: impegno tradottosi la scorsa estate nei tredici concerti del festival itinerante Risorgimarche, quest’anno alla seconda edizione. «Sono stato fortunato — dice l’attore — ad avere una madre così. È lei ad avermi trasmesso molte qualità umane, a rendermi positivo verso il mondo e la gente. Lei è generosa, aperta, risponde sempre con amore e gentilezza». Per quanti è vero.
Nello stesso numero, sempre in tema di donne, un grande portfolio sulle «Mamme d’africa» e in particolare dell’uganda, dove ogni anno nascono 48 bambini ogni mille abitanti contro gli 8 dell’italia. E poi la storia di Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra impegnata nella campagna contro le bambine sfruttate o abusate nel mondo. L’inchiesta settimanale è dedicata al «cosa funziona e cosa no» nel Servizio civile in Italia. La pagina del capitolo Male Nostrum è invece sulla sanità: e sui motivi per cui in Italia non è (ancora) uguale per tutti.