Banca Generali-saxo, sfida del trading online per il risparmio
Banca Generali — specialista del wealth management, quotata in Piazza Affari e controllata dal gruppo Assicurazioni Generali — stringe un accordo in esclusiva nel trading online e nei servizi digitali con Saxo Bank, una delle più consolidate banche del fintech in Europa e in Asia. Un istituto fondato a Copenaghen, in Danimarca, circa 25 anni fa e che opera con una piattaforma attiva nei servizi di trading su sottostanti che vanno dalle azioni globali, ai bond, alle valute, ai derivati. L’obiettivo della partnership, della durata di 8 anni e rinnovabile alla scadenza, è di offrire ai clienti di Banca Generali l’accesso alla piattaforma di trading evoluto basata appunto sulla tecnologia Saxo Bank. Una infrastruttura che richiede continui investimenti e aggiornamenti per stare al passo con l’evoluzione tecnologica e che raggiunge punte di efficienza grazie alle economie di scala dovute alla diffusione in circa 120 Paesi in tutto il mondo.
I termini degli accordi, già approvati anche da Saxo Bank, prevedono la costituzione di una nuova società, Bg Saxo Sim, partecipata da entrambe le società, con un consiglio composto da 7 membri e maggioranze qualificate su tutte le decisioni strategiche, oltre a un comitato direttivo che ha funzioni di indirizzo composto paritariamente dai Ceo, Cfo e Coo di entrambi i soci fondatori. «La maggioranza del capitale sarà detenuta da Saxo Bank, ma gli accordi sulla suddivisione dei ricavi permettono a Banca Generali di mantenere invariato il proprio margine, in vista di volumi di contrattazione cha in prospettiva saranno almeno doppi rispetto agli attuale», spiega l’ad e e direttore generale di Banca Generali Gian Maria Mossa.
L’obiettivo strategico del gruppo di asset management e wealth management italiano consiste nell’ampliare il proprio portafoglio prodotti estendendolo anche, tra l’altro alla copertura dinamica del rischio di cambio, visto che Saxo Bank è particolarmente forte nel settore del trading valutario. «Permetteremo alle imprese di gestire in proprio, insieme a un consulente di Saxo Bank, il proprio rischio valutario, riducendo drasticamente i costi», conclude Mossa.