«Aspetto cifre Si usano soldi di tutta l’italia»
Simone Valente, responsabile dello Sport per il M5S, è d’accordo con Grillo?
«Beppe Grillo ha dato il suo parere. Io analizzerò la situazione in settimana: le mosse di Coni e Comune e come ci muoveremo noi se andiamo al governo».
Per Grillo i Giochi invernali sono una chance economica per Torino e politica per il M5S. Non lo sarebbero stati anche per Roma?
«È questione di priorità: è normale se un Comune si candida, poi però a garanzia della copertura ci deve essere lo Stato. E su questo, quando anche io, i miei colleghi e Di Maio entreremo in campo, bisognerà decidere. Dovremo capire se le Olimpiadi siano davvero necessarie». E l’occasione persa a Roma?
«La Raggi ha preso una candidatura che era già avanti e il no è stato deciso con analisi precise. Su Torino aspetto i dati: voglio sapere quanto lo Stato dovrà spendere, non saranno soldi dei torinesi, ma degli italiani».
Quindi no per Roma legato all’iter, mentre per Torino il sì è con la condizionale?
«Esatto, a Roma non era sostenibile. Io vivo Torino 2026 come richiesta della città che reputa i Giochi occasione di rilancio. Ma ci sono ancora molti step. Grillo ha detto la sua e Appendino è convinta, ne prendo atto».
Non è che per Roma serviva un segnale e oggi, con la possibilità di governo M5S, ne serve un altro?
«Non faccio riflessioni politiche, sono pragmatico. Se Di Maio e Appendino le hanno fatte, non lo so. Aspetto il dossier». Ne dovrà esaminare due, anche Milano è in corsa...
«Eh, vorrei capire come mai in uno Stato si portano avanti due candidature in parallelo. Non capisco se l’idea sia candidare entrambe le città o se siano due canali differenti in concorrenza». Milano-pd o Torino-m5s: dipenderà dal governo?
«Non so, comunque il Coni ha potere e peso politico. Ma secondo me questa corsa in parallelo non è chiara».