Corriere della Sera

Veleni, sospetti e candidati il Pd rischia la conta: cala il gruppo del leader Delrio: «Io non corro»

- di Monica Guerzoni

ROMA «Matteo si è dimesso, punto e basta». A sentire Ettore Rosato la direzione nazionale di domani, porte serrate a doppia mandata e niente streaming, filerà via liscia: «Chi mai dovrebbe scontrarsi, visto che le dimissioni di Renzi sono immediate e irrevocabi­li?». Ma i dem sono in ebollizion­e, veleni e cattivi umori scorrono sottotracc­ia e la velocità con cui i membri del «parlamenti­no» si vanno riposizion­ando rivela la tensione. «Vuole continuare la guerra?», è il quesito che assilla i non-renziani.

La lettera di dimissioni, intanto. Matteo Orfini ne ha verbalment­e certificat­o l’esistenza, ma nessuno l’ha vista e gli oppositori si chiedono cosa mai ci sarà scritto. Il tenore della missiva aprirà o chiuderà i giochi in direzione, dove i numeri non sono più così blindati per l’ex capo del governo. Su 208 membri eletti con le primarie di aprile, in caso di conta Renzi può fidarsi ciecamente di una settantina di nomi. I numeri sono fluidi come un magma incandesce­nte. E il problema, per i renziani, è che il fronte che grida «tutti a casa» è sicuro di avere la maggioranz­a. Tra franceschi­niani, gentilonia­ni, orlandiani, cuperliani, prodiani, fedelissim­i di Emiliano e ministri uscenti, gli antirenzia­ni sono quasi un centinaio.

Nella terra di mezzo, abitata da delusi che hanno perso il seggio o sono rimasti vittime della furia rottamatri­ce (Gozi, Zampa, Martella, Latorre), sta la vittoria o la sconfitta in caso di braccio di ferro. Una quarantina, compresi i renziani buttati al massacro in listini e collegi (Bini, Puglisi, Fanucci), sono i nomi che possono spostarsi e determinar­e l’esito dello scontro.

Il grosso delle truppe non renziane risponde ai comandi di Dario Franceschi­ni. Se davvero il ministro della Cultura non punta a un accordo per la presidenza della Camera, la sua Areadem dovrebbe muoversi in accordo con Orlando, Emiliano e gli altri ministri che guardano a Gentiloni. Ma ieri Rosato, legato a Renzi quanto amico di Franceschi­ni, ha detto che sarebbe «una scelta intelligen­te» da parte dei vincitori offrire al Pd la presidenza di Montecitor­io: una poltrona che, malignano i renziani, piacerebbe assai al ministro. Resta da capire come si muoverà Delrio. «Se Graziano tiene, Renzi non ha i numeri», ripetono gli oppositori, che sospettano un certo attivismo del ministro dei Trasporti per fare il capogruppo alla Camera.

La minoranza si prepara a sfogare la rabbia per quella che Goffredo Bettini definisce «una sconfitta storica». Valerio Merola sottolinea la «scoppola» incassata da Renzi, che «si è fatto odiare in tutti i modi». Cesare Damiano, l’ex ministro di Cuneo sconfitto a Terni, arriverà «col bazooka» per accertarsi che si volti pagina: «Siamo passati dal tortellino magico al giglio magico e adesso direi basta. Il Pd ha bisogno di normalità».

Maurizio Martina reggente fino all’assemblea nazionale e magari un «caminetto» che lo sostenga, ecco la normalità per gli orlandiani. E poi, come spiega Andrea Martella, braccio destro del Guardasigi­lli fatto fuori dalle liste, «entro un mese bisognerà fare l’assemblea nazionale che eleggerà il segretario, o deciderà i tempi di un congresso vero». Per la minoranza il candidato è Zingaretti, ma l’elenco degli aspiranti è lungo. Chiamparin­o pensa che Renzi «si debba mettere di lato». Emiliano non esclude di correre alle primarie: «Vediamo». Di Calenda si dice sia la prima scelta di Gentiloni. E di Delrio si vocifera che sia il candidato di Renzi: «Non esiste», nega il ministro. Altra smentita l’ha diramata Maria Elena Boschi, stufa di essere dipinta alla ricerca di poltrone: «Io chiusa notte e giorno al Nazareno? Falso». Veleni e sospetti, con Faraone che stoppa la presunta «autocandid­atura» di Zanda a capogruppo e Barbara Pollastrin­i che vede all’orizzonte «una contesa tra leaderini». In questa rissa perpetua il tema del governo finisce sullo sfondo e Fassino tiene ferma la linea del Pd, mai con il M5S: «Non saremo la ruota di scorta».

La presidenza

Rosato (vicino a Renzi e amico di Franceschi­ni): sarebbe intelligen­te dare al Pd una Camera

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 ??  ?? Anna Finocchiar­o, 62 anni, ministro Rapporti col Parlamento Luigi Zanda, 75 anni, capogruppo uscente al Senato
Anna Finocchiar­o, 62 anni, ministro Rapporti col Parlamento Luigi Zanda, 75 anni, capogruppo uscente al Senato
 ??  ?? Pina Picierno, 36 anni, deputata al Parlamento europeo
Pina Picierno, 36 anni, deputata al Parlamento europeo
 ??  ?? Patrizia Toia, 67 anni, deputata al Parlamento europeo
Patrizia Toia, 67 anni, deputata al Parlamento europeo
 ??  ?? Anna Ascani, 30 anni, deputata eletta nel 2013 e confermata
Anna Ascani, 30 anni, deputata eletta nel 2013 e confermata
 ??  ?? Paola De Micheli, 44 anni, sottosegre­taria alla presidenza
Paola De Micheli, 44 anni, sottosegre­taria alla presidenza
 ??  ?? Debora Serracchia­ni, 47 anni, al suo debutto da deputata
Debora Serracchia­ni, 47 anni, al suo debutto da deputata
 ??  ?? Stefano Bonaccini, 51 anni, governator­e Emilia-romagna
Stefano Bonaccini, 51 anni, governator­e Emilia-romagna
 ??  ?? Marianna Madia, 37 anni, ministra della Semplifica­zione
Marianna Madia, 37 anni, ministra della Semplifica­zione
 ??  ?? Francesco Bonifazi, 41 anni, tesoriere Pd, rieletto deputato
Francesco Bonifazi, 41 anni, tesoriere Pd, rieletto deputato
 ??  ?? Maria Elena Boschi, 37 anni, è stata rieletta deputata
Maria Elena Boschi, 37 anni, è stata rieletta deputata
 ??  ?? Barbara Pollastrin­i, 70 anni, confermata deputata
Barbara Pollastrin­i, 70 anni, confermata deputata
 ??  ?? Luca Lotti, 35 anni, ministro dello Sport, rieletto deputato
Luca Lotti, 35 anni, ministro dello Sport, rieletto deputato
 ??  ?? Marina Sereni, 57 anni, vice presidente della Camera
Marina Sereni, 57 anni, vice presidente della Camera
 ??  ?? Annamaria Rossomando, 54 anni, eletta al Senato
Annamaria Rossomando, 54 anni, eletta al Senato
 ??  ?? Cesare Damiano, 69 anni, deputato non confermato
Cesare Damiano, 69 anni, deputato non confermato
 ??  ?? Gianni Cuperlo, 56 anni, deputato non ricandidat­o
Gianni Cuperlo, 56 anni, deputato non ricandidat­o
 ??  ?? Roberta Pinotti, 56 anni, ministra della Difesa
Roberta Pinotti, 56 anni, ministra della Difesa
 ??  ?? Nicola Latorre, 62 anni, senatore non ricandidat­o
Nicola Latorre, 62 anni, senatore non ricandidat­o
 ??  ?? Marco Minniti, 61 anni, ministro dell’interno
Marco Minniti, 61 anni, ministro dell’interno

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