Vincere o vincere Il Napoli ferito sfida San Siro senza alternative
Da qualsiasi prospettiva la si guardi, la sfida contro l’inter ha per il Napoli un coefficiente di difficoltà molto alto. La sconfitta di sette giorni fa con la Roma e il sorpasso virtuale in classifica della Juventus (che ha una partita da recuperare con l’atalanta) hanno minato qualche certezza. E mettono la squadra di Sarri, proiettata allo scudetto, davanti a un solo risultato possibile: la vittoria.
A undici giornate dalla fine il duello punto a punto con i bianconeri va mantenuto, quantomeno per non svilire l’importanza dello scontro diretto di aprile a Torino. E in quest’ottica la gara di San Siro (previsti 8 mila tifosi napoletani) diventa una finale da non poter sbagliare. Elementare come logica, non scontato invece l’esito dell’ulteriore prova di maturità cui la squadra è chiamata a rispondere con le sue armi migliori: tridente dei piccoli e titolarissimi tirati a lucido dopo la settimana tipo di allenamento trascorsa a combattere le vertigini d’alta quota che hanno iniziato a dare i primi, timidi segnali.
Il Napoli è obbligato a ripartire, con il motore a mille. Riavvolgere i fili di una stagione da record e riprendere il passo di sempre. Dalle 10 vittorie consecutive prima del tracollo casalingo con la Roma e dalla consapevolezza del miglior rendimento in trasferta, sin dallo scorso anno: è l’unica imbattuta (12 vittorie e un pareggio), l’ultima sconfitta risale alla fine del 2016. A Mertens la missione della prima volta: a San Siro non ha mai fatto gol all’inter.