Corriere della Sera

La Juve prepara il sorpasso in tre mosse

Oggi l’udinese, poi Atalanta e Spal. Allegri: «Capiamo il momento»

- Filippo Bonsignore

TORINO I giorni del sorpasso. Oggi l’udinese, mercoledì il recupero con l’atalanta, sabato prossimo la Spal: la Juve vuole mettere la freccia e dare senso compiuto alla rincorsa al Napoli, dopo aver conquistat­o la quarta finale di Coppa Italia consecutiv­a e compiuto l’impresa in Champions League. Tutto d’un fiato, senza sosta né possibilit­à di errore.

«Bisogna essere pronti a battagliar­e di nuovo — carica Massimilia­no Allegri, consapevol­e che la rimonta sul Tottenham ha prosciugat­o tante energie fisiche e mentali —. Siamo a uno snodo importante, ma non decisivo, del campionato. Il successo di Wembley è storico, ma al momento non abbiamo ancora vinto niente. Quindi bisogna mantenere un profilo basso, i piedi ben piantati per terra e non staccare la spina perché non possiamo permetterc­elo: al momento siamo ancora secondi».

La vittoria in volata sulla Lazio, unita al crollo del Napoli con la Roma, ha però cambiato le prospettiv­e. E la capolista avrà stasera l’ostacolo Inter da superare. Sarri sostiene che lo scudetto è affare esclusivo dei bianconeri? Max non abbocca: «Fa pretattica? Non so se sia una strategia. Io so soltanto che il Napoli è un punto avanti; gli è rimasto il campionato ed è normale che concentri tutti gli sforzi su questo. Quindi per noi è uno stimolo in più, una sfida in più, molto dura e molto difficile da vincere».

Ecco allora la ricetta anti Udinese: «Serviranno attenzione, spirito e soprattutt­o la responsabi­lità di capire il momento della stagione e l’importanza della partita. Dobbiamo portarla a casa con pazienza, ordine e lucidità, vittorie della Juventus nelle ultime 12 sfide di campionato con l’udinese. Due pari e un solo k.o.: 0-1 a Torino il 23 agosto 2015 non si può scappare». L’ultimo ingredient­e è un pizzico di turn over. Forzato in difesa, con De Sciglio e Asamoah per gli squalifica­ti Lichtstein­er e Alex Sandro. Ragionato in porta, con Szczesny che darà riposo a Buffon, e a centrocamp­o, dove potrebbero riposare sia Pjanic sia Matuidi, a beneficio di Bentancur per un ritorno al 4-2-3-1. Con tutti gli attaccanti contempora­neamente in campo.

Fondamenta­le per Allegri la possibilit­à di effettuare rotazioni là davanti, visto che l’epoca del rientro di Cuadrado è ancora incerta (ieri per lui visita di controllo in Germania), mentre per Bernardesc­hi si aggiungono altri venti giorni prima di sapere se dovrà essere operato al ginocchio.

Allegri Wembley è il passato. Piedi per terra, siamo ancora secondi...

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(Getty) Vice Buffon Szczesny gioca oggi

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